Intervista al mercato: Joao Mario, Rog, Peres, Witsel e non solo
04.09.2016 | 00:10
Abbiamo chiesto ad Alfredo Pedullà di raccontarci il suo mercato con risposte flash.
Il colpo che ti ha dato più soddisfazione?
“Joao Mario, nessuno ci credeva. Alla fine del mercato cinese avevano sentenziato che sarebbe stato impossibile. Ci abbiamo lavorato notte e giorno”.
La situazione più delicata?
“L’addio di Mancini all’Inter. A costo di sfidare qualcuno che, soprattutto su Twitter, pensava che fosse uno scherzo”.
La trattativa più sorprendente?
“Il trasferimento di Bruno Peres alla Roma. A giugno avevano detto che mai sarebbe rimasto in Italia. Invece si è riaperta all’improvviso”.
Il mercato più entusiasmante?
“Quello del Napoli, Per Rog dal primo giorno fino alla fine è stata una maratona, me la volevano… far saltare. Ma anche Giaccherini una notte all’improvviso, elettrizzante il mercato del Napoli”.
La situazione più imbarazzante?
“Quando dicevano Witsel a un passo dal Napoli e a me risultava che Sarri non lo avrebbe avallato. Avrei voluto dire, replicare, sono rimasto in silenzio. Ma per questo è stato più bello aver scoperto l’accordo tra Witsel e la Juve a parametro zero. Ora è un passaparola. Scusami, ma era un sassolino”.
Cosa invece ti ha imbarazzato a livello di strategie?
“Il mercato del Palermo, non farmi parlare. Ma non si finisce di imparare. E di prendere le distanze. Ho capito una cosa: a livello mediatico Zamparini sta simpatico a qualcuno, magari un giorno ti spiegherò perché. Ho detto simpatico eh…”.
Una notte imprevedibile?
“Una sera dieci minuti dopo la diretta mi arrivò sul cellulare la notizia di Soriano al Villarreal. Avevamo appena finito, feci un tweet e scrissi una notizia rammaricato perché non potevamo andare più in onda. Ma il Villarreal mi ha portato bene anche con Nicola Sansone, mi spiace che sia saltato Musacchio al Milan”.
Cosa non sopporti di solito?
“La diffidenza di chi, quando dai una notizia, dice impossibile. Per esempio, Mario Rui alla Roma. Poi, quando va in porto quelle stesse persone dovrebbero almeno chiederti scusa. Invece spariscono, oppure cambiano account”.
Il rimpianto più grande?
“Vrsaljko al Napoli. Era tutto fatto con il Sassuolo, ma il croato non ne ha voluto sapere”.
La mossa a sorpresa?
“Gomez al Wolfsburg, ma anche Pepito Rossi tornato in Spagna. Lo avevano mandato a Genoa e Bologna, ma sapevo che non ci sarebbero stati margini”.
La cosa che ti ha dato fastidio?
“Non fastidio, mi spiego. Nell’estate 2015 parlammo di irruzione Juve per Higuain. Dicevamo impossibile, fantamercato. Lo sai come è andata a finire… . E poi quando scrivi Capezzi alla Samp dalla prossima estate e, quasi per farti un dispetto, dicono che sarebbe andato all’Espanyol. Scusa, dove andrà Capezzi?”.
Alla Samp…
“Appunto”.
Chi devi ringraziare?
“Tutti quelli che mi hanno sopportato, aiutato, capito. E anche quel mio amico che la sera di Pogba al Real Madrid, era giugno e voce di popolo, mi chiamò a quindici minuti dalla diretta per soffiarmi che secondo lui sarebbe tornato al Manchester United. Lo dissi, sembravo uno fuori di testa”.
Perché lo hai fatto?
“Perché di certe fonti ti devi fidare”.
Pensi al prossimo mercato?
“Sono stravolto, vorrei sparire. Ma grazie a tutti, siete nel mio cuore”.