Inzaghi: “Io il Simeone dell’Inter? Difficile, in Italia è diverso. In 20 giorni si cambiano opinioni sugli allenatori”
19.02.2024 | 15:30
Altre battute della conferenza stampa di Simone Inzaghi, alla vigilia della gara con l’Atletico Madrid: “Se io posso essere il Simeone dell’Inter, per gli anni di militanza da allenatore del club? Questo è difficile, l’ho capito negli anni alla Lazio e adesso qui all’Inter. In venti giorni cambiano velocemente i giudizi sui calciatori, sugli allenatori: è inutile pensare troppo, bisogna lavorare sui principi, con questi ragazzi che hanno il sorriso sempre addosso. Abbiamo fatto sei mesi nel migliore dei modi, ma la cosa più importante sono questi tre che mancano”.
In tutti i dati l’Inter è migliore dell’Atletico: non siete favoriti? “Assolutamente. Hanno tanti giocatori, hanno giocato tantissime partite, finali Champions, partite da dentro o fuori. Sarà una bellissima gara, tra due squadre che giocano bene a calcio e hanno principi solidi. L’abbiamo visto negli ultimi anni, l’episodio la può cambiare: penso al ritorno con il Liverpool due anni fa quando prendiamo un’espulsione. Sembravamo dominare… Poi la finale col City, giocata molto bene che avrebbe potuto avere un altro epilogo. Sarà una bellissima partita, con due squadre che giocheranno per entrare nei quarti”.
Quanto ha influito Eriksson nei tantissimi allenatori che sono cresciuti da quella Lazio?
“Tantissimo. Era un ottimo allenatore, un’ottima persona, con idee tattiche innovative, che gli hanno permesso di vincere tanto in Italia e all’estero. Sicuramente ha influito tanto su di noi”.
Foto: sito Inter