L’ITALIA NEL DESTINO: KOWNACKI, L’EREDE DI SCHICK SOTTO LA LANTERNA
11.07.2017 | 09:25
“Spero che la società in estate riesca a tenere almeno uno tra Schick e Muriel”, così Marco Giampaolo si era congedato lo scorso 28 maggio, dopo l’ultima di campionato. Speranza rimasta vana, dal momento che il primo è volato alla Juve e il secondo al Siviglia, due trattative raccontatevi in esclusiva con dovizia di particolari. La presenza delle clausole rescissorie non elevate (anche se per Schick i bianconeri andranno oltre) ha fatto la differenza, unitamente alle ambizioni dei due attaccanti vogliosi di una nuova esperienza. La Sampdoria quest’estate ha deciso di fare cassa, quasi impossibile resistere alle tentazioni rappresentate da plusvalenze importantissime, come quelle centrate con l’attaccante ceco e Milan Skriniar, passato all’Inter, senza sottovalutare gli introiti derivanti dalla cessione di Bruno Fernandes allo Sporting Lisbona. Per il resto lo stato maggiore blucerchiato (Ferrero-Romei-Pradé-Osti) ha piazzato un paio di esuberi come Cigarini (al Cagliari) e Budimir (tornato al Crotone). Ieri la compagine genovese è partita per il ritiro di Ponte di Legno con quattro volti nuovi, quelli di Caprari, Murru, Capezzi e Verre. Le operazioni relative a questi ultimi due erano state perfezionate, rispettivamente, negli scorsi mesi di agosto e gennaio. Sfumato Ilicic, trasferitosi all’Atalanta, presto però Giampaolo avrà a disposizione il quinto acquisto per la stagione 2017-18, quel Dawid Kownacki sbarcato ieri sera a Milano Malpensa e che oggi si sottoporrà alle visite mediche per poi siglare il contratto con il sodalizio ligure.
Da tempo il Doria era sul ventenne centravanti polacco, poi c’era stato l’inserimento dell’Anderlecht che aveva fatto un po’ vacillare il giocatore, ma alla fine l’operazione (da circa 5 milioni, oseremmo dire…alla Schick) con il Lech Poznan si è sbloccata il 5 luglio, come puntualmente riferitovi. Dawid abbraccia l’Italia alla terza occasione utile: nell’annata 2013-2014, quando la valutazione del suo cartellino si impennò da 300mila a 1,2 milioni di euro, piaceva a Udinese e Roma che poi decisero di non approfondire, mentre nel corso dell’ultima sessione invernale Kownacki era stato seguito con molto interesse dalla Fiorentina. Invece, il futuro del “nuovo Lewandowski” sarà illuminato dalla luce blucerchiata della Lanterna, virgolettato doveroso dal momento che più volte il diretto interessato ha dovuto fare i conti con l’ingombrantissimo paragone: “Me lo dicevano già all’età di 16 anni e non era una cosa facile da gestire, ma sono cresciuto e adesso non bado a cosa dice la gente”. L’accostamento al fenomenale connazionale del Bayern Monaco è giustificato da cittadinanza e altezza (185 cm per entrambi), ma in realtà – sia per media realizzativa che per interpretazione del ruolo – Dawid, nato a Gorzow Wielkopolski il 14 marzo del 1997, ricorda maggiormente il già citato Patrik Schick, i cui standard di rendimento alla prima stagione saranno però difficili da eguagliare. A dispetto delle lunghe leve, compensate da un peso che non ne inficia la rapidità (75 kg), la punta dell’Est infatti ama svariare lungo tutto il fronte dell’attacco, arretra per cercare il pallone e il fraseggio con i compagni e dà un discreto contributo anche sull’uscita dei difensori o centrocampisti avversari. Fin qui la sua carriera calcistica è stata legata unicamente al Lech Poznan, il club nel cui settore giovanile si è formato fino al debutto in prima squadra del 6 dicembre del 2013, in occasione del 2-0 rifilato al Wisla Cracovia. Il feeling con il gol è progressivamente migliorato: 2 reti in campionato nella stagione 2013-14, 4 nel 2014-15, 6 nell’annata 2015-16 e 9 nell’ultima edizione dell’Ekstraklasa. Con la sua ormai ex squadra il fulgido prospetto polacco ha realizzato altri 6 gol in differenti competizioni, per un totale di 27 in 117 presenze condite anche da 11 assist. In bacheca un titolo nazionale e due Supercoppe di Polonia. Nazione della quale Kownacki ha difeso i colori a tutti i livelli delle rappresentative giovanili, dall’Under 15 all’Under 21 con a marzo segnò (acuto ininfluente) agli azzurrini di Di Biagio prima di essere protagonista ai recenti europei di casa. Nel suo futuro, a detta di chi lo conosce bene, ci sarà in pianta stabile la Nazionale maggiore. Di certo far bene a Genova potrebbe giovargli non poco. La sensazione è che la Sampdoria abbia optato per una scommessa interessante ma calcolata, fermo restando che un ventenne – proveniente da una realtà calcistica totalmente diversa, per giunta – deve essere affrancato da qualsivoglia tipo di pressione.
Foto: TVP Sport