Italia, perché (quasi) tutte le strade portano a Mancini
Via al nuovo corso federale, il commissariamento targato
Fabbricini con il subcomissario
Costacurta uomo forte al quale è stata delegata, di fatto, la scelta del nuovo commissario tecnico dell’
Italia. Ruolo ancora vacante, che presto verrà formalmente assegnato come traghettatore a
Gigi Di Biagio, responsabile dell’Under 21. A medio termine la situazione però va delineandosi sempre più e (quasi) tutte le strade portano a
Roberto Mancini. Rispetto al quartetto di nomi snocciolato ieri dai diretti interessati, oggi il grande ex
Conte si è praticamente chiamato fuori,
Ancelotti ha ribadito a più riprese di preferire ancora la panchina di un club ed è comunque più defilato, anche per motivi di carattere personale.
Ranieri? Una soluzione che, nelle considerazioni attuali, sarebbe valutata concretamente solo in caso di mancato arrivo di
Mancini. Ma al riguardo i segnali sono tutti positivi: il tecnico jesino recentemente è uscito allo scoperto, la
Nazionale rappresenta la sua aspirazione, per la quale sarebbe disposto a fare rinunce importanti. Il
Mancio ora è al timone dello
Zenit, ma non ci penserebbe due volte a lasciare San Pietroburgo per andare a guidare gli azzurri. I primi contatti sono stati positivi, quasi una folgorazione: ecco perché (quasi) tutte le strade portano a
Mancini. Foto: sito ufficiale Zenit