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Italiane a due facce: male in Champions, en plein in Europa League

14.09.2017 | 23:58

Archiviata la prima tre giorni di coppe europee, è tempo di fare un mini-bilancio. Più che altro si tratta di una mera constatazione. Europa a due facce per le italiane: male in Champions, benissimo in Europa League con tanto di en plein. Tra martedì e mercoledì non c’era stato da sorridere: Juve crollata al Camp Nou contro il Barcellona, altro secondo tempo difficilmente spiegabile dopo quello di Cardiff. Roma capace di strappare lo 0-0 in casa all’Atletico Madrid, ma soltanto grazie ad uno strepitoso Alisson in serata di grazia. Infine il Napoli, che sulla carta aveva il compito più agevole, sconfitto per 2-1 in Ucraina da uno Shakhtar Donetsk che non vuole limitarsi a recitare la parte del terzo incomodo nel girone (stesso discorso per lo Sporting Lisbona nel gruppo della Juve).

Oggi, invece, ben altra musica. Hanno aperto le danze in maniera roboante Atalanta e Milan: bergamaschi in trionfo contro l’Everton di Koeman, Rooney e Sigurdsson (un acquisto da 50 milioni di euro), rossoneri di manita al Prater di Vienna contro l’Austria sulle ali di Andre Silva e Calhanoglu; in serata la Lazio targata Immobile ha completato l’opera, con una bella rimonta sul campo del Vitesse. Competizione lunga, scomoda… in questi anni si è detto di tutto sull’Europa League, competizione che non vinciamo dal lontanissimo 1999 con il Parma. Che la musica sia cambiata? Se il buon giorno si vede dal mattino…