Italiane a due facce: male in Champions, en plein in Europa League
Archiviata la prima tre giorni di coppe europee, è tempo di fare un mini-bilancio. Più che altro si tratta di una mera constatazione. Europa a due facce per le italiane: male in
Champions, benissimo in
Europa League con tanto di en plein. Tra martedì e mercoledì non c’era stato da sorridere:
Juve crollata al Camp Nou contro il
Barcellona, altro secondo tempo difficilmente spiegabile dopo quello di Cardiff.
Roma capace di strappare lo 0-0 in casa all'
Atletico Madrid, ma soltanto grazie ad uno strepitoso
Alisson in serata di grazia. Infine il
Napoli, che sulla carta aveva il compito più agevole, sconfitto per 2-1 in Ucraina da uno
Shakhtar Donetsk che non vuole limitarsi a recitare la parte del terzo incomodo nel girone (stesso discorso per lo
Sporting Lisbona nel gruppo della
Juve). Oggi, invece, ben altra musica. Hanno aperto le danze in maniera roboante
Atalanta e
Milan: bergamaschi in trionfo contro l'
Everton di
Koeman, Rooney e
Sigurdsson (un acquisto da 50 milioni di euro), rossoneri di
manita al Prater di
Vienna contro l'
Austria sulle ali di
Andre Silva e
Calhanoglu; in serata la
Lazio targata
Immobile ha completato l'opera, con una bella rimonta sul campo del
Vitesse. Competizione lunga, scomoda… in questi anni si è detto di tutto sull’
Europa League, competizione che non vinciamo dal lontanissimo 1999 con il
Parma. Che la musica sia cambiata? Se il buon giorno si vede dal mattino…