Italiano: “Firenze è diversa, la maglia viola è ragione di vita. Obiettivo? Migliorare il settimo-ottavo posto”
Vincenzo Italiano, allenatore della
Fiorentina, si è raccontato in un'intervista a La Stampa, partendo da ciò che lo ha spinto a diventare allenatore: "
Nel 2015, alla Luparense San Paolo. La prima squadra era in Serie D, io allenavo gli allievi. In partita ci riuscivano tutte le cose provate in settimana. Ho capito che la strada era giusta. L'allenatore ha responsabilità enormi rispetto a chi gioca". Poi ha proseguito parlando del suo rapporto con
Firenze:
"Allenare la Fiorentina è qualcosa di diverso. Sai a che cosa vai incontro se scegli Firenze: hanno avuto Baggio, Batistuta, la curva canta un coro per lo scudetto del 1956. La maglia viola qui è una ragione di vita. Oggi siamo terzi e ci godiamo il risultato, ma ci vuole molta umiltà. Questo è il mio trentesimo anno nel calcio, sono uscito di casa che ne avevo 15 e sa che cosa le dico?”. E sul rapporto con
Commisso: "
Quando è in Italia ci vediamo tutti i giorni. Prima di parlare con lei abbiamo pranzato insieme. Ci ha messo a disposizione una meraviglia come il Viola Park, sono certo che allenarci qui vale qualche punto in più. Quando gli ho detto di aver dato alla squadra tre giorni di riposo mi ha guardato strano, gli sembrava una follia. Gli ho spiegato che il riposo fa parte del lavoro e forse l’ho convinto. Forse”. Infine, sugli obiettivi stagionali: “
Arriviamo da due finali perse, ora siamo in gara ovunque e dovremo scegliere. Vorrei migliorare il settimo-ottavo posto dello scorso anno. Vincere a Napoli ci ha dato una convinzione importante”.
Foto: Instagram Fiorentina