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Italiano sull’addio allo Spezia: “Non l’ho comunicato nel modo corretto, è un errore che non mi perdono”

29.02.2024 | 23:55

Durante l’intervista esclusiva concessa ad Alfredo Pedullà per Sportitalia, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha ripercorso le tappe della sua carriera, confidando anche un errore che non rifarebbe. Di seguito le sue parole:

Siamo a qualche giorno dopo la grande prestazione contro la Lazio. Ma io voglio ricordare la gavetta di Vincenzo Italiano: ti viene da ricordare di più il Trapani, l’Arzignano o lo Spezia?

Mi viene da ricordare tutto il percorso. Ho conosciuto tanta gente. Sono riuscito ad avere grandissimi rapporti con tutti. Sono tutti anni da ricordare, dove abbiamo ottenuto risultati importanti, alcuni storici, come la prima promozione con lo Spezia, la prima salvezza in Serie A dello Spezia, ma anche la promozione a Trapani, dove un gruppo straordinario e coeso, fatto di grandi uomini è riuscito a portare il Trapani in Serie B. E poi l’approdo a Firenze dove, in questi due anni e mezzo, abbiamo ottenuto grandissimi risultati. Poi chiaramente mi vengono in mente quelle due finali, dove per poco non siamo riusciti ad alzare un trofeo, però è un percorso troppo bello da ricordare”.

Volevo soffermarmi sull’Arzignano ed i problemi della Serie D, dove fai i play-off ed ottieni la tua prima vittoria da allenatore.

Quell’anno iniziò con il presidente dell’Arzignano che mi chiese di portare la squadra per la prima volta nella storia ai play-off. Quei play-off li abbiamo vinti e c’era da fare richiesta per entrare nella graduatoria. l’obiettivo era quello però, aver vinto quei play-off è stata una grande soddisfazione”.

Nessuno ti ha mai regalato qualcosa. Sei un figlio della gavetta.

Ogni anno c’è stato da rimboccarsi le maniche per portare le mie idee, per riuscire ad entrare in empatia con i ragazzi, anche perché con un salto di categoria, una squadra nuova, riuscire, in poco tempo, proporre quello che hai in mente non è facile. La gavetta posso dire di averla fatta”.

C’è un errore che da calciatore o da allenatore non rifaresti?

Ci penso spesso: non avere comunicato in maniera corretta il mio addio allo Spezia. Sono stati due anni fantastici ed avevo instaurato un buon rapporto con tutti. Quello è un errore che ancora adesso non mi perdono”.