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JACOPO FAZZINI, IL GIOIELLO DELLA MEDIANA ITALIANA

05.04.2023 | 09:53

Partire da un paesino di sei mila abitanti e arrivare in soli cinque anni alla Serie A, sembrerebbe la solita storia da film americano con il lieto fine, invece è la storia di Jacopo Fazzini, l’ennesimo baby prodigio sfornato dall’Empoli e lanciato in pianta stabile da Paolo Zanetti in questa stagione che insieme a Tommaso Baldanzi sta conquistando gli occhi dei grandi del calcio italiano.
Capezzano Pianore, a pochi minuti da Camaiore, tra Viareggio e Forte dei Marmi, è qui dove Jacopo si districava tra mare e calcio. Il suo viaggio parte in questa cittadina a 14 anni in compagnia del fratello Tommaso che di ruolo fa l’attaccante. Basta poco al ragazzo per farsi notare, l’Empoli si innamora subito di lui e fa di tutto per averlo e catapultarlo nell’Under 17, per poi passare all’Under 19 dove esordisce in Europa nella Youth League. Prima della chiamata per la primavera nella stagione 2020/2021 in cui rimarrà due anni e affinerà la sua bravura offensiva, siglando 5 gol e 7 assist in 56 partite. Per poi passare nella prima squadra, prima da comparsa con Aurelio Andreazzoli che decide di fargli “respirare l’aria dei grandi” e poi da figura fissa con Paolo Zanetti.

Di ruolo fa il centrocampista, ma definirlo solamente così è riduttivo. Jacopo fa parte della scuola dei “Millennials” che partono dal centrocampo ma svariano dal fronte difensivo a quello offensivo senza mai fermarsi, per capire il modo di giocare possiamo  scomodare giocatori del calibro di Bellingham o Barella. Il primo a lanciarlo è stato Aurelio Andreazzoli in una fredda sera di gennaio a San Siro in Coppa Italia contro l’Inter, con un iconico: “Gioca come se tu fossi con la Primavera“. Gridato al classe 2003 e sentito in mondovisione da tutti grazie ai microfoni a bordocampo, che vista poi la prestazione sembra essere stato realmente utile. In questa stagione invece Paolo Zanetti ha puntato tutto su di lui, facendolo girare per tutta la mediana, dal centrale di centrocampo alla mezz’ala, passando alla trequarti. Il tecnico ex Venezia considera Jacopo come un suo figlioccio e nel dopo partita di Empoli – Udinese ha “reso pubblica” la stima che ha di questo ragazzo:”Fazzini è un giocatore completo, sta crescendo sotto l’aspetto della personalità, perché come potenzialità ha tutto: gioca a tutto campo, corre tantissimo e lo fa con qualità, sa impostare, sa tirare, sa inserirsi, sa contrastare, è elegante, è anche…bello“. Giocatore che si fa amare e volere da tutti, come dimostrato anche dal suo curriculum in Nazionale, in cui è riuscito ad affermarsi dall’Under 17 all’Under 20 giocando con una discreta continuità. Manca ancora all’appello l’under 21 di Nicolato ma c’è stato Roberto Mancini a fargli il regalo più bello che un ragazzo di appena vent’anni può chiedere, ovvero la convocazione in Nazionale per lo stage di fine dicembre scorso. Una tre giorni che si è conclusa con un gol nel triangolare organizzato dal CT e il suo staff e con i complimenti dello stesso Roberto Mancini che lo ha definito tra i giocatori con “tanta qualità” all’interno di quel gruppo di circa cinquanta ragazzi.
Jacopo Fazzini sicuramente fa parte di quella categoria di giocatori che l’Italia deve proteggere a tutti i costi, un patrimonio da valorizzare. Non a caso è già seguito dai vari top club italiani che quest’estate faranno faville per acquistarlo, come spesso è capitato ai tanti talenti sfornati dall’Empoli. La speranza è quella che mantenga questi ritmi se non migliorarli ancora, perché un giocatore così all’Italia fa solamente bene.

 

Foto: Instagram Empoli