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JAKE O’BRIEN, L’INSOUPÇONNABLE HÉROS DI FABIO GROSSO

13.11.2023 | 15:00

7 volte campione di Francia, 5 Coupe de France e 1 Coupe de la Ligue, più 7 volte vincitore della Supercoppa francese. 17 partecipazioni in Champions League e 19 in Europa League (contando anche le 4 di quando era chiamata Coppa delle Coppe). Guardando questi dati, chiunque identificherebbe il palmarès con quello di una squadra di Ligue 1 che si sta almeno giocando l’accesso a qualche competizione europea. Invece no, tutto questo è parte dell’albo d’oro del Lione di Fabio Grosso, ultima classificata nel campionato francese con 6 sconfitte, 4 pareggi e una sola vittoria, arrivata proprio ieri, alla 12esima giornata, sul campo del Rennes, tredicesimo in graduatoria. Una stagione cominciata con una sorta di maledizione per Les Gones, con l’esonero dell’icona Laurent Blanc dopo il peggiore inizio di stagione della storia del club. L’arrivo “in terra nemica” per un eroe italiano come Fabio Grosso sembrava poter dare la scossa a un ambiente irriconoscibile, ma i risultati non arrivano. La notte del 29 ottobre, un altro fondo toccato dal male della tifoseria quasi provoca la tragedia, con l’ex Frosinone che viene colpito all’occhio durante la sassaiola dei tifosi marsigliesi. Da quell’incidente, però, la squadra sembra aver trovato il carattere, sembra si sia compattata ulteriormente e la dimostrazione è arrivata ieri, come precitato, al Roazhon Park. La fortuna sembra aver rivolto di nuovo lo sguardo verso la formazione di Grosso già dopo 5 minuti, quando un brutto fallo di Doué su Tagliafico gli costa il cartellino rosso. Gli ospiti capiscono che può essere la giornata della rinascita e al minuto 67 Kumbedi crossa sul secondo palo, e come nelle storie che si capovolgono, dovrebbe essere il protagonista a riportare il sereno: la bandiera Lacazette, l’esperto Tolisso, o il talento cristallino Cherki. Invece, anche questa volta, le cose non sono come sembrano. Un po’ come in Germania nel 2006, quando contro i tedeschi o nella finale dei rigori ci si aspettava la zampata del protagonista Totti, o il gol del vantaggio di Del Piero e non il raddoppio, o il colpo di testa di Toni contro la Francia. In quelle due occasioni sbucarono Grosso e Materazzi, due difensori, due insospettabili. Al minuto 67 di Rennes-Lione, l’ex campione del mondo è in panchina e assiste all’arrivo sul secondo palo di un altro sconosciuto, un héros insoupçonnable, ci arriva, manco a dirlo, un difensore, Jake O’Brien, che insacca di testa il vantaggio su assist del compagno in maglia numero 20. 1-0 e gol vittoria del centrale irlandese, che vale i primi 3 punti stagionali per il Lione.

Per il nativo di Cork si tratta dell’ottava rete in carriera, di fatto la prima “tra i grandi” dal momento che la sua avventura si è divisa tra leghe inferiori inglesi e irlandesi, e mai un’affermazione vera nell’illustre panorama della Premier League. Il classe 2001 cresce nella squadra della sua città, il Cork City, in Premier Division. Disputa 10 gare e viene notato dal Crystal Palace, che prima lo prende in prestito nel febbraio 2021 per farlo giocare nell’Under 21 dei Glazers, e dopo 11 presenze e 3 reti, lo acquista definitivamente nell’agosto di quell’anno dalla formazione irlandese per una cifra intorno ai 25.000 euro. Sempre nel settore giovanile della squadra inglese, O’Brien colleziona 14 presenze e un altro gol, ma a gennaio va di nuovo in prestito allo Swindon Town, nella League Two, dove comunque gioca con continuità, 21 presenze con la maglia dei Robins. Nonostante la crescita del giocatore, il club detentore del suo cartellino non punta mai completamente su di lui. O’Brian decide dunque di lasciare l’isola e provare a rinascere nel cuore dell’Europa, e lo fa spostandosi dalla verde Cork alla trafficata Bruxelles, per la precisione nell’area metropolitana, nel comune di Molenbeek-Saint-Jean. Nella stagione scorsa il centrale si trasferisce in prestito al Racing White Daring Molenbeek, e colleziona 31 presenze e 3 reti, l’anno migliore per il classe 2001 di Cork, conclusosi con la vittoria della Challenger Pro League e la promozione nella massima serie belga. Un rendimento che convince il Lione di Textor a investire sull’irlandese che nel giorno di Ferragosto firma fino al 2027 con i transalpini. Nel suo esordio in casa del Reims stabilisce un curioso primato: è il primo irlandese a scendere in campo in Ligue 1 dopo il 2000, e domenica ha trovato la prima gioia in un massimo campionato, trasformandosi in un’ancora per il Lione e per Fabio Grosso. Il roccioso difensore è pronto a caricarsi sulle spalle il peso della suo gruppo e a trascinarlo fuori dalla lotta per non retrocedere in Ligue 2, che sarebbe una tragedia per la squadra, la società, i tifosi e il calcio francese in toto. Un eroe insospettabile lancia la rincorsa de Les Gones, uno che le difficoltà e i momenti bui in carriera li ha sempre affrontati a testa alta e li ha superati usandola la testa, come dimostra il gol partita al Roazhon Park.

Foto: Instagram Lione