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Jardim-Monaco, fine di un’era: i trionfi, le plusvalenze d’oro e il lento declino

11.10.2018 | 00:11

Jardim

Leonardo Jardim e il Monaco, la storia d’amore è ormai giunta al capolinea. Il tecnico portoghese ieri ha diretto quello che verosimilmente potrebbe essere stato l’ultimo allenamento al comando del club del Principato. In pochi mesi la Ligue 1 perde così due degli allenatori più apprezzati: dopo la partenza di Lucien Favre, che ha lasciato il Nizza per accasarsi a Dortmund, ora è il turno di Jardim, ormai ai saluti con il Monaco. Approdato nel Principato nell’estate del 2014, l’ex Sporting ha raggiunto traguardi incredibili e inaspettati: il ritorno nell’Europa che conta dopo 10 anni di astinenza, il campionato vinto a sorpresa nella stagione 2016-2017 davanti alla corazzata Psg, la semifinale Champions conquistata contro tutti i pronostici. Giusto per citarne qualcuno. Per non parlare dei tanti campioni sfornati sotto il suo regno, la maggior parte venduti a prezzi esorbitanti generando plusvalenze d’oro: James Rodriguez, Kondogbia, Kurzawa, Martial, Ferreira-Carrasco, Fabinho, Lemar, Mendy, Bakayoko, Bernardo Silva e – soprattutto – quel Kylian Mbappé diventato un fenomeno del calcio mondiale anche grazie a Jardim. Poi il declino, lento e inesorabile. I passi falsi in Europa, i troppi gol incassati, l’avvio da incubo in campionato: 6 punti in 9 partite e piena zona retrocessione. La separazione sembra una scelta dettata dalla necessità di svoltare, dare una scossa a un gruppo rimasto a secco di motivazioni. In quattro anni il portoghese ha lasciato il segno nel club del Principato: ora le strade di Jardim e del Monaco sono desinate a separarsi, ma entrambi potranno guardare al passato con un certo orgoglio.

 

 

 

Foto: sito ufficiale Monaco