Jardim-Monaco, fine di un’era: i trionfi, le plusvalenze d’oro e il lento declino
L
eonardo Jardim e il
Monaco, la storia d'amore è ormai giunta al capolinea. Il tecnico portoghese ieri ha diretto quello che verosimilmente potrebbe essere stato l'ultimo allenamento al comando del club del Principato. In pochi mesi la
Ligue 1 perde così due degli allenatori più apprezzati: dopo la partenza di
Lucien Favre, che ha lasciato il Nizza per accasarsi a Dortmund, ora è il turno di
Jardim, ormai ai saluti con il
Monaco. Approdato nel Principato nell'estate del 2014, l'ex
Sporting ha raggiunto traguardi incredibili e inaspettati: il ritorno nell'Europa che conta dopo 10 anni di astinenza, il campionato vinto a sorpresa nella stagione 2016-2017 davanti alla corazzata
Psg, la semifinale
Champions conquistata contro tutti i pronostici. Giusto per citarne qualcuno. Per non parlare dei tanti campioni sfornati sotto il suo regno, la maggior parte venduti a prezzi esorbitanti generando plusvalenze d'oro:
James Rodriguez, Kondogbia, Kurzawa, Martial, Ferreira-Carrasco, Fabinho, Lemar, Mendy, Bakayoko, Bernardo Silva e - soprattutto - quel
Kylian Mbappé diventato un fenomeno del calcio mondiale anche grazie a Jardim. Poi il declino, lento e inesorabile. I passi falsi in Europa, i troppi gol incassati, l'avvio da incubo in campionato: 6 punti in 9 partite e piena zona retrocessione. La separazione sembra una scelta dettata dalla necessità di svoltare, dare una scossa a un gruppo rimasto a secco di motivazioni. In quattro anni il portoghese ha lasciato il segno nel club del Principato: ora le strade di
Jardim e del
Monaco sono desinate a separarsi, ma entrambi potranno guardare al passato con un certo orgoglio.
Foto: sito ufficiale Monaco