JESSE LINGARD, PRINCIPE DI OLD TRAFFORD IN PIENO MAGIC MOMENT

Boxing Day indigesto per il Manchester United, fermato in casa dal Burnley e adesso con un solo punto di vantaggio sul Chelsea di Antonio Conte. Già, perché adesso l’obiettivo è difendere il secondo posto: il sol pensare di poter impensierire i cugini del City, che se vincessero stasera a Newcastle volerebbero a più 15, sarebbe praticamente…FantaPremier. Mourinho nel dopo partita, parlando del gap, ha messo l’accento sul mercato: “Il City? Essere una grande squadra non vuol dire essere un grande club. Loro hanno comprato terzini pagandoli come attaccanti; i grandi club, come lo United, anche per il valore della loro storia sono messi a dura prova sul mercato. I 300 milioni di sterline spesi per i cartellini dal mio arrivo? Non sono abbastanza, è evidente”. Meno male che un illuminato cronista inglese ha chiesto conto al tecnico di Setubal degli investimenti sostenuti sotto la sue gestione, quantomeno è stato scongiurato il rischio che all’Old Trafford passassero per piccoli fiammiferai. Ad ogni modo, nel complicato pomeriggio di ieri ha continuato a brillare la stella di Jesse Lingard, il venticinquenne esterno offensivo al quale Mou ultimamente sta riservando sempre più spazio. E il talento del Cheshire sta puntualmente ripagando in moneta sonante la fiducia accordatagli. Il conto è presto fatto: con la doppietta rifilata ai Clarets, Lingard è arrivato a quota 6 in campionato. Gol realizzati tutti nelle ultime sette giornate, ossia da quando si è conquistato il posto da titolare, eccezion fatta proprio per il match di ieri che aveva iniziato dalla panchina per poi dare il cambio a un Ibrahimovic ancora in cerca della miglior condizione. Nel summenzionato periodo Jesse ha messo a referto anche 2 assist, altri 2 li aveva confezionati in precedenza. Una crescita esponenziale e costante. Nel complesso il bottino stagionale ammonta a 9 reti, considerate le 3 siglate in Coppa di Lega. Quattro buoni spezzoni e una presenza da titolare nel girone di Champions League vinto, per un totale di 1093 minuti disputati finora in questa annata 2017-18. Tornando all’exploit di ieri, il primo gol che ha dato il via alla rimonta, dopo il doppio vantaggio Burnley griffato Barnes-Defour, ha costituito una vera e propria perla da incastonare nell’album da lasciare in eredità ai nipotini: cross radente di Ashley Young e splendido colpo di tacco ad anticipare il diretto avversario, con palla ad infilarsi a pelo d’erba alla destra del portiere. Quella giocata lì, alla Bettega o alla Crespo se preferite: un pezzo del pregevolissimo repertorio al quale può ricorrere Jesse, che poi al 91’ ha regalato il pareggio ai suoi risolvendo, con un collo-esterno di contro balzo, una mischia da flipper in area di rigore. Qualità e potenza: ecco, la doppietta alla banda Dyche rappresenta un perfetto spaccato dal bagaglio tecnico del neo venticinquenne nato a Warrington, il 15 dicembre del 1992, e formatosi calcisticamente nell’Academy dello United, percorrendo tutti gli step e affermandosi di pari passo nelle selezioni giovanili dell’Inghilterra: 14 presenze e 2 gol tra Under 17 e Under 21. Jesse, prima di essere reputato pronto per una casacca pesante come quella dei Red Devils, ha fatto la sua buona gavetta in Championship, con le esperienze a titolo temporaneo ((in Inghilterra i prestiti possono avere anche brevissima durata, persino mensile) tra le file di Leicester, Birmingham, Brighton e Derby County, per un totale di 50 presenze, 12 gol e 9 assist. Numeri ai quali vanno aggiunti quelli relativi al Manchester Utd Under 23 (17 reti e 20 assist in 59 partite) ed alla prima squadra (22 gol e 12 assist in 107 apparizioni). Al guizzante (174 cm per 68 kg) e tecnico specialista della trequarti la società, storia dello scorso aprile, ha rinnovato il contratto fino al 2021, con opzione per una ulteriore stagione e robustissimo adeguamento dell’ingaggio (pari a circa 5 milioni di euro, stando alle cronache inglesi). Nel 2018 che sta per avere inizio, Jesse proverà innanzitutto a rimpinguare il suo palmarès a livello di club, che attualmente consta di 1 Europa League, 1 Fa Cup, 1 Coppa di Lega e 1 Community Shield, e contestualmente farà di tutto per continuare a godere della stima del ct Gareth Southgate, che dopo avergli regalato nell’ottobre del 2016 la gioia dell’esordio con la Nazionale maggiore dei Tre Leoni, ben potrebbe aggregarlo alla rosa dei 23 che prenderà parte al Mondiale di Russia. Jesse Lingard in pieno magic moment. Foto: Daily Star