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Joao Mario, il regalo Suning…oltre il mercato cinese. Tutte le tappe

28.08.2016 | 16:05

Joao Mario all’Inter, un’altra nostra grande esclusiva andata ufficialmente in porto. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quel 5 luglio, quando alle 23.15 titolammo “Esclusiva: Inter, pronti 20 milioni per Joao Mario”, accostando per la prima volta il duttile centrocampista classe 1993 all’Inter, uno scenario inedito fino a quel momento. Un primo abboccamento quasi a scopo conoscitivo, già ai tempi era ben chiaro che lo Sporting Lisbona per concedere il foglio di via al suo gioiello, poi laureatosi campione d’Europa con il Portogallo, avrebbe chiesto una cifra di molto superiore, oltre il doppio, anche in ragione della clausola rescissoria da 60 milioni contenuta nel contratto in essere con i biancoverdi. Infatti l’indomani titolammo “Esclusiva: Joao Mario, l’Inter pronta ad alzare l’offerta”, mentre il 7 luglio nell’inequivocabile “Esclusiva: Joao Mario è il regalo di Suning all’Inter”, vi parlammo già di base sostanziale da 40 milioni di euro. Un titolo impegnativo, certo, nell’era del mercato dei mille nomi gettati nella mischia con nonchalance, ma i fatti che confermano che le nostre indiscrezioni erano esatte. Nel corpo di tale passaggio vi prospettammo la prima idea della nuova proprietà, ossia quella di fare l’operazione via Jiangsu per bypassare i paletti del fair play finanziario.

Tra il 10 e l’11 luglio, con altre due esclusive (“Joao Mario, apertura totale all’Inter. Da lunedì…” e “Joao Mario ha scelto l’Inter. Ora la tattica Suning…”), abbiamo mosso un altro passo fondamentale, nell’ambito di una trattativa raccontatavi con dovizia di particolari: ossia il sì del calciatore lusitano, promessosi all’Inter in attesa del maturar degli eventi. Il tutto grazie all’opera di Kia Joorabchian, che si è occupato della negoziazione unitamente ad Ausilio. Dopodiché vi fu il momento slinding doors dell’intera operazione. A partire dal 12 luglio era scattato il countdown in vista della chiusura del calciomercato cinese. Quando per tutti il tesseramento via Suning rappresentava l’unica via, noi vi indirizzavamo sul binario giusto: “da quanto filtra all’interno del club nerazzurro la chiusura del mercato cinese toglie un’opportunità, in caso di non chiusura dell’operazione con lo Jiangsu più eventuale prestito all’Inter. Ma evidentemente non tutte le chance, considerato che l’Inter su Joao Mario sta continuando a lavorare ed è entrata in scena da almeno un paio di settimane”, scrivevamo la sera del 12 luglio in “L’indiscrezione: Joao Mario, l’Inter, lo stop in Cina e l’asta”, concetto ribaditovi fino alla nausea nei giorni successivi (ad esempio alle 23.35 del 14 luglio) e anche la sera di giorno 15, dopo il famigerato gong sulle operazioni in entrata verso la Cina: “Per Joao Mario l’Inter ci ha provato fino all’ultimo e c’è qualche escamotage allo studio per provarci ancora. Dopo che è naufragata la possibilità di tesserarlo per lo Jiangsu e poi girarlo in prestito. il mercato in Cina si è chiuso poche ore fa. Joao Mario ha fatto pressioni di tutti i tipi, lui avrebbe voluto e vorrebbe ancora l’Inter”.

Nella notte tra il 29 e il 30 luglio, vi avevamo detto – con “Il retroscena: Joao Mario, l’escamotage e le valutazioni dell’Inter” – che lo scenario sarebbe potuto tornare di moda con l’incombere di agosto. Cosa puntualmente verificatasi, come anticipatovi a partire dal 9 agosto (“Esclusiva: Joao Mario, l’Inter si accende ancora. Le ultime”), mentre il 12 agosto vi abbiamo parlato già di operazione in via di definizione, fornendovi tutti i particolari del caso con “Esclusiva: Joao Mario, missione Inter in corso. Le ultime” e “Esclusiva: Joao Mario vede l’Inter, si lavora sugli ultimi dettagli”. L’indomani Joao Mario, comunque impiegato da Jorge Jesus alla prima di campionato, riceveva la meritata standing ovation dai suoi ormai ex tifosi dello Sporting Lisbona, mentre il 14 agosto vi abbiamo detto si lavorava sulla commissione spettante a Kia. A Ferragosto e dintorni, insomma, si era andati già vicini alla chiusura, prima che Bruno De Carvalho, il presidente dello Sporting, iniziasse a giocare al rialzo, come spiegatovi il 16 agosto (“Il retroscena: Joao Mario e le acrobazie del signor De Carvalho”) e il 18 agosto (“Esclusiva: Joao Mario, da 45 a 50 lo Sporting si diverte. L’Inter…”), mentre qualche ora dopo nell’ambito di “Esclusiva: ecco cosa chiede ora l’Inter a Joao Mario”, vi avevamo spiegato che il management nerazzurro aveva chiesto al diretto interessato di forzare la mano, affinché lo Sporting memorizzasse che Joao non aveva alcuna intenzione di perdere il treno Inter. E infatti al giocatore è stata risparmiata la sfida contro il Pacos Ferreira, escluso dai convocati. L’incontro con gli agenti di Sissoko? Semplici “messaggi” per fare capire al sodalizio di Lisbona che non conveniva tirare troppo la corda, anche perché l’altro colpo in canna era Gabigol.

Il 20 agosto (a prescindere da quella che sarà la destinazione finale del ragazzo) altra situazione significativa ai fini degli equilibri complessivi: l’inserimento dello Sporting per Pedro Delgado, giovane attaccante della Primavera dell’Inter che era già stato promesso ai cugini del Benfica. Il 23 agosto, quando in tanti parlavano di operazione in stand-by per via del fair-play finanziario, noi avevamo comunque mantenuto la nostra linea, raccontandovi in “Il retroscena: Joao Mario-Inter sempre aperta. Tra Brozovic e i cinesi che…” che, ove la formula del prestito fortemente oneroso con obbligo di riscatto avesse cagionato problemi, i cinesi avrebbero dato il via libera ad alcune uscite per finanziare l’arrivo del centrocampista lusitano a titolo definitivo. Il 25 agosto vi avevamo parlato della volontà di Jesus di convocare e schierare Joao Mario contro il Porto in campionato, tant’è che lo Sporting voleva rinviare la riunione decisiva a lunedì. Ma poi la notte successiva è arrivato il definitivo via libera con una telefonata, come riferitovi nella mattinata del 26 agosto in “Esclusiva: Gabigol-Joao Mario, svolte Inter. Le ultimissime” e “Il retroscena: Joao Mario, l’Inter e quella telefonata nella notte. Le visite…” . E adesso, ad ufficialità consumata, è finalmente chiaro per tutti, anche per quelli che avevano visto nella chiusura del mercato cinese un ostacolo insormontabile. Invece l’Inter ha preso Joao Mario, il colpo più oneroso della sua sessione estiva, oltre 40 giorni dopo, come volevasi dimostrare.

Foto: sito ufficiale Inter