Jolly: Atalanta, l’intramontabile settore giovanile
09.11.2016 | 21:10
Numero particolare per il nostro appuntamento settimanale. In via eccezionale il jolly non è rappresentato da un singolo protagonista, ma fa riferimento alla storica tradizione dell’Atalanta di capitalizzare al meglio il grande lavoro svolto dal florido settore giovanile, capace di offrire al movimento nazionale elementi in grado di fare la differenza nel grande calcio.
Sembra passato un secolo da quando Gianpiero Gasperini sembrava ad un passo dall’esonero dopo il k.o. interno con il Palermo. La classifica era deficitaria, la costruzione della squadra sembrava ben lontana dall’ideologia del tecnico che ha lasciato un segno indelebile nella storia recente del Genoa, alcune frizioni e il rendimento al di sotto delle attese di alcuni elementi chiave tendevano ad aggravare una situazione già complicata.
Il successo contro il Crotone ha ridato ossigeno, i 3 punti conquistati con merito contro il Napoli hanno costituito la svolta. Da quel momento la Dea ha cominciato a volare, i risultati sono stati la naturale conseguenza di un spumeggiante gioco corale, l’assimilazione dei dettami del tecnico e l’esplosione dei numerosi talenti prodotti dal proprio vivaio. Anche nelle difficoltà l’Atalanta non tradisce la propria tradizione, il settore giovanile si conferma un autentico valore aggiunto destinato a fare la differenza a tempo indeterminato. Quando tutto sembra girare storto e in Italia si ha la tendenza ad affidarsi ai veterani, c’è ancora qualcuno che, al fine di rivedere la luce in fondo al tunnel, non teme nel lanciare i giovani, ad aggrapparsi al loro coraggio, alla fame di successo, alla voglia di sfondare.
Mattia Caldara, Andrea Conti, Roberto Gagliardini, Frank Kessiè sono soltanto gli ultimi esempi in ordine cronologico di una politica che parte da lontano, dai primi calci dei ragazzi cresciuti in un settore giovanile da prendere come modello a livello mondiale, e ha preso il via diversi decenni fa, comprendendo in anticipo rispetto alla concorrenza quanto fosse conveniente e gratificante coltivarsi in casa i talenti del domani. Gli ottimi rapporti con diverse formazioni cadette hanno fornito un’utile mano alla crescita dei ragazzi, messi alla prova nel torneo probabilmente più equilibrato, ostico e ricco di insidie riscontrabile in circolazione. Esperienze simili consentono alla casa madre di riportarsi a casa ragazzi più maturi tatticamente, spesso fortificati sotto l’aspetto caratteriale e maggiormente consapevoli delle proprie qualità.
Solidità difensiva, inserimenti senza palla, visione di gioco, capacità di rottura, duttilità tattica, goal pesanti. Con l’impiego in pianta stabile dei propri ragazzi l’Atalanta è andata all’incasso, un tesoretto di gioventù, tecnica e motivazioni dall’incredibile peso specifico, le vittime illustri iniziano ad essere numerose, ne sanno qualcosa Napoli e Inter. Gianpiero Gasperini era consapevole di arrivare a Bergamo con l’obiettivo di valorizzare i prodotti del settore giovanile, non esiste un club migliore dell’Atalanta per poter lavorare su un progetto simile. Un tecnico amante del bel gioco e della valorizzazione al massimo del parco giocatori a propria disposizione, un club che punta sul talento fatto in casa e una piazza famosa ovunque per la passione incondizionata nei confronti della Dea.
Il giusto mix per continuare a godersi la realtà che fa sognare, prefissarsi obiettivi è ancora prematuro, il campionato è lungo e le insidie sono sempre dietro l’angolo, ma l’ambiente Atalanta ha già dimostrato di potersela cavare al meglio anche tra mille difficoltà, trascinata da quei giovani che sanno cosa significa indossare quella maglia, onorare al meglio la tradizione, la storia della Dea, la passione di chi crede in quei colori. Passato, presente, futuro, l’Atalanta non ne vuole sapere di cambiare, in tanti provano ad emularla, ma non ci si improvvisa. Servono competenza, pazienza, passione e lavoro sodo, altrimenti si rischia soltanto di rendere pubblici i propri fallimenti.
Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net