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Jolly: Lorenzo Ariaudo, il difensore polivalente

29.03.2017 | 16:25

Ex promessa del settore giovanile juventino, una crescita costante in termini d’impiego e rendimento durante gli anni di Cagliari, dieci gettoni nell’Under 21, poi al momento del definitivo salto di qualità qualcosa si intoppa. Poche presenze nell’ultimo biennio tra Sassuolo ed Empoli, un esordio mai avvenuto indossando la maglia del Genoa a causa di un infortunio subito in allenamento. A 27 anni Lorenzo Ariaudo si è ritrovato dinanzi ad un bivio fondamentale, risultava vitale sterzare una carriera che rischiava di finire nel limbo, allo scopo di proiettarla nuovamente dove merita il difensore nativo di Torino, ovvero nel grande calcio.

A quel punto non ha guardato la categoria, ma esclusivamente la società, il progetto e la possibilità di conquistarsi sul campo il posto da titolare, ritrovando quel minutaggio che da troppo tempo gli era venuto a mancare. In estate ci ha visto lungo il Frosinone, abile ad aggiudicarsi a titolo definitivo un difensore di sicuro affidamento, con un bel bagaglio d’esperienza ed enormi motivazioni. Per la prima volta fa conoscenza con l’estenuante torneo cadetto, probabilmente il campionato maggiormente ricco di insidie. Basso profilo in estate, ha lavorato sodo nel corso degli allenamenti settimanali, pian piano si è ritagliato sempre più spazio nell’11 di partenza, diventando un elemento imprescindibile nel pacchetto arretrato dei ciociari.

Marino può contare sull’ex cagliaritano sia in fase d’impostazione della manovra, sia nelle specifiche mansioni di marcatura, trattandosi senz’altro di uno dei migliori difensori nel torneo cadetto, capace di affidarsi spesso e volentieri al gioco d’anticipo, comprendendo quando ci si può dedicare all’eleganza e in quali occasioni bisogna invece badare alla sostanza. La serie B è un torneo infinito, nel quale le sorprese sono sempre dietro l’angolo, i crolli e le rimonte sulla carta impossibili si verificano con incredibile frequenza, buona parte delle gare vengono decise dagli episodi, dalle giocate dei singoli, dagli schemi su calcio piazzato.

E proprio in tale ottica emerge un’altra delle numerose qualità in possesso di Lorenzo Ariaudo, ovvero la capacità di farsi trovare al posto giusto nello svolgimento dei calci piazzati. Indossando la casacca del Frosinone il difensore classe ’89 ha già gonfiato la rete in ben quattro occasioni, marcature pesanti come macigni nell’economia dell’annata gialloblu. L’emblema è il colpo del k.o. realizzato sul campo dell’ormai ex capolista Spal, trovando la via della rete proprio nel momento in cui gli uomini di Semplici stavano preparando l’assedio.

A prescindere dall’esito del campionato disputato dal Frosinone, questa è senza ombra di dubbio la stagione della svolta per Lorenzo Ariaudo, il quale, con umile ambizione, scalpita per recuperare il terreno perduto. L’ultimo biennio è trascorso senza segnali degni di nota, ma il diretto interessato è ben consapevole che il presente e il futuro possono ancora riservargli grandi soddisfazioni. Nulla è ancora perduto, la sua carriera si trova nella fase cruciale, Frosinone e il Frosinone possono rivelarsi la piazza e la squadra ideale per tornare a ricoprire un ruolo di primo piano nel panorama nazionale, senza mai porsi limiti in prospettiva.

La serie B ha conosciuto il jolly della retroguardia, il difensore in grado di fornire un contributo prezioso ai centrocampisti in fase d’impostazione e trasformarsi nell’attaccante aggiunto per scardinare difese arcigne e conquistare tre punti in gare apparentemente bloccate. Con questo rendimento Lorenzo Ariaudo sarà soltanto di passaggio in questo campionato, si merita ben altri palcoscenici, ponendo abitualmente come priorità il bene della squadra rispetto agli obiettivi individuali. Prima la promozione, poi ci saranno tempo e modo per far ricredere chi non ha puntato con i fatti sulle sue qualità.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net