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Jolly: Luigi Scaglia, l’ancora di salvezza

14.12.2016 | 18:30

Per raggiungere qualsiasi traguardo nel mondo sportivo, perfetto riflesso della vita quotidiana, vanno superate le difficoltà, affrontati i periodi bui con spirito di gruppo, compattezza, ma risulta fondamentale potersi aggrappare, affidare ad elementi che si contraddistinguano in maniera unanime per esperienza, carisma e personalità. Un leader, se dovessimo sintetizzare il concetto in una parola, scelto per la capacità di trascinare, risollevare, scuotere, rincuorare uno spogliatoio.

Nel calcio abbiamo spesso dimostrazioni di giocatori rappresentativi, elementi abituati a non arrendersi mai, lottare per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dalla squadra fino a quando resta accesa una fiammella di speranza. Sabato ad Ascoli il Latina, in doppia inferiorità numerica e sotto di due reti, è riuscito nell’incredibile impresa di portare via un insperato pareggio grazie alla doppietta di Luigi Scaglia, capace di credere ad un qualcosa ritenuto da molti oramai irrealizzabile, impensabile.

Una pregevole marcatura su punizione e una rete all’ultimo respiro con un inserimento da posizione defilata hanno regalato al Latina un punto pesante in chiave salvezza che consente di alimentare il buon periodo vissuto dalla formazione di mister Vivarini. Prestazioni simili fanno la differenza nell’arco di una stagione, dimostrano come una compagine sappia reagire non restando impotente dinanzi alle avversità e mettono in evidenza la fortuna di poter contare su elementi di una certa caratura, non soltanto tecnica, ma in primis caratteriale.

Scaglia ha preso per mano la squadra, ha rappresentato un’ancora di salvezza alla quale aggrapparsi, con invidiabile personalità è sempre rimasto in prima fila, non si è nascosto nella mischia, non ha trovato giustificazioni nella doppia inferiorità numerica, si è fatto trovare eccome dai compagni, ben consapevoli di potersi fidare di un’autentica bussola in un campionato ricco di avversità e imprevisti come quello cadetto.

In numerose occasioni è stato scritto e dichiarato come in serie B un’equilibrata convivenza tra elementi esperti e giovani promettenti costituisca il perfetto mix per provare a lasciare il segno. Niente di più vero. I giovani che stanno giocando al fianco di Scaglia non potranno far altro che beneficiare della sua presenza, potendo proseguire il percorso di crescita facendo leva sul vasto bagaglio d’esperienza dell’ex bresciano. Si tratta di uno di quegli elementi tatticamente duttili ai quali ogni allenatore non vorrebbe mai rinunciare, essendo sempre meno frequente avere alle proprie dipendenze giocatori in grado di ricoprire un vasto numero di ruoli con la medesima efficacia e diligenza.

Probabilmente non tutti hanno dato il giusto peso all’acquisto di Scaglia da parte del Latina nell’estate 2015, causa le vicissitudini delle Rondinelle, oppure sottovalutando il rendimento del centrocampista, ma il club pontino è riuscito ad aggiudicarsi sul mercato un tassello destinato a diventare imprescindibile nel mosaico tecnico-tattico di molte compagini cadette, un punto di riferimento per i compagni dentro e fuori dal campo, al quale potersi affidare per affrontare al meglio emergenze d’organico, oppure crisi di prestazioni e risultati. Spesso e volentieri per rivedere la luce in fondo al tunnel risultano determinanti gli episodi, spesso decisi da quei giocatori pronti a rischiare sulla propria pelle per il bene del collettivo, a mettersi sempre in gioco alla ricerca della buona sorte.

E si sa, la fortuna aiuta gli audaci, una categoria talvolta soffocata da tatticismo, strategie e cautela talvolta eccessiva, ma destinata a non passare mai definitivamente di moda grazie alla generosità e alla voglia di nuove sfide.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net