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Jolly: Najib Ammari, un talento in rampa di lancio

02.11.2016 | 16:15

Società modello per organizzazione, competenza e valori umani, settore giovanile da anni il vero fiore all’occhiello a livello europeo, una crescita costante dai campionati dilettantistici fino alla bagarre per la serie A. Una volta archiviata la tribolata prima stagione tra i cadetti, caratterizzata dal play-out perso contro il Modena e dal ripescaggio per le note vicende che hanno coinvolto il Catania, la Virtus Entella ha ripreso pienamente in mano il proprio destino anche nel torneo cadetto, probabilmente il campionato più ostico e imprevedibile in circolazione.

La ricostruzione a grandi livelli è ripartita nella rocambolesca estate 2015, quando la dirigenza ha dovuto rimettere in piedi una formazione competitiva nonostante la tardiva certezza in ottica mantenimento della categoria. Acquisti mirati nei ruoli cardine, puntando non soltanto sulla qualità tecnica, ma sulla duttilità tattica e in primis sulle motivazioni. Dopo aver mancato per un non nulla i play-off, il Ds Superbi è riuscito a mantenere i pezzi pregiati, andando ad assicurarsi pochi tasselli, ma fondamentali per proseguire il processo di crescita; Tremolada, Moscati e il colpo finale Ammari.

Proprio il franco-algerino si sta rivelando uno degli autentici valori aggiunti nella rosa a disposizione di mister Breda. Il sigillo realizzato nel finale ha portato 3 punti pesanti dal difficile campo di Cesena, ripetendosi il turno successivo con un goal da applausi che ha dato il là al rotondo successo contro il Brescia. Già in quel di Latina l’ex Marsiglia aveva fatto notare qualità tecniche sopra la media e un’interessante duttilità tattica, ma risultava fondamentale alzare ulteriormente l’asticella, dimostrarsi all’altezza di obiettivi superiori alla sofferta salvezza da raggiungere al fotofinish e dare convincenti segnali di continuità in termini di rendimento e concentrazione.

Alle spalle del cecchino Caputo a Chiavari si può contare su un’ampia gamma di scelte, tra le quali spicca la crescita esponenziale di Najib Ammari, non soltanto decisivo in fase realizzativa, essendo in grado di rivelarsi un ottimo elemento abile a ricoprire numerosi ruoli tra centrocampo e reparto offensivo; mezz’ala, trequartista, centrocampista avanzato nella linea alle spalle di un unico riferimento, seconda punta. Ovunque Breda lo abbia collocato, il franco-algerino è riuscito a fare la differenza, compiendo un ulteriore passo in avanti, oramai fondamentale non soltanto per mettersi in evidenza, ma per sfondare potenzialmente nel calcio che conta. Umiltà, spirito di gruppo, dinamismo, abnegazione, predisposizione alla fase di copertura, al classico lavoro sporco, indispensabile affinchè la squadra possa mantenere gli equilibri tra i vari reparti, restando solida e compatta.

I top players europei lo dimostrano, nel calcio moderno nessuno può permettersi di restare immobile in fase di non possesso, in 11 si attacca, in 11 ci si difende, ai giorni nostri si fa strada se la fase di copertura parte dal movimento degli attaccanti e trequartisti, in grado di rompere sul nascere la manovra avversaria con un pressing a tutto campo e recuperare palloni preziosi in pericolose zone del terreno di gioco con utili raddoppi di marcatura. Quando ci si trova dinanzi ad un talento di soli 24 anni tecnicamente dotato e disponibile ad arretrare per fornire un utile contributo in fase di non possesso, dal potenziale non ancora espresso completamente, è giusto che gli addetti ai lavori si dimostrino attenti osservatori al fine di verificare nei dettagli l’evoluzione del suo processo di crescita.

Nel frattempo la Virtus Entella se lo coccola con merito, raccogliendo quanto seminato in sede di mercato e con il lavoro settimanale svolto in ogni singolo allenamento. Ora spetterà al diretto interessato proseguire sul cammino intrapreso, dimostrare che l’inizio di campionato non rappresenta una breve parentesi, si tratta di un semplice punto di partenza, il traguardo è ben lontano, il tragitto è ricco di ostacoli da superare, confermarsi si rivela sempre più arduo di una semplice affermazione. Najib Ammari possiede tutte le qualità tecniche, fisiche e morali per poter lasciare definitivamente il segno, l’obiettivo finale sarà la definitiva consacrazione, gli step diventeranno sinonimi di frequenti esami da superare con personalità, maturità e la decisiva continuità. Chi ben inizia è già a metà dell’opera, ora ci si trova dinanzi ad un futuro da prendersi a testa alta, scrivendo ogni singola pagina al fianco del gruppo e con l’inchiostro del valore aggiunto, del jolly che incide e determina.

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net