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Jolly: Rade Krunic, il duttile talento

22.02.2017 | 16:15

Empoli sempre in prima fila nella valorizzazione del settore giovanile e nello scovare giovani talenti in giro per il mondo. Seminare con largo anticipo e raccogliere i frutti un paio di anni più tardi. E’ successo con Diousse, sta capitando anche con Rade Krunic, acquistato nel 2014 dal Verona che lo scoprì in Serbia, un tesseramento non tramutato in seguito in un effettivo trasferimento in Italia, con il ragazzo che scelse di prolungare la permanenza nel Donji Srem.

 

Ed ecco arrivare il fiuto per gli affari targato Empoli che se lo aggiudica nell’estate 2015 dai serbi del Borac Cacak, mettendo nero su bianco su un contratto triennale. Giampaolo lo nota, dandogli fiducia con un impiego crescente, prima a gara in corso, poi da 1′, impiegandolo in vari ruoli, soprattutto in appoggio al riferimento offensivo, o facendo leva sui suoi inserimenti senza palla. Mentre brucia senza sosta le tappe anche nella nazionale bosniaca percorrendo la trafila delle rappresentative giovanili e arrivando a debuttare nella nazionale maggiore nell’estate 2016, le partenze di Zielinski e Paredes gli spalancano le porte dell’11 titolare.

 

Il ragazzo classe ’93 si fa subito trovare pronto ogni qual volta viene chiamato in causa, andando ad assumere un ruolo fondamentale per gli equilibri in mediana nell’11 ideato da Martusciello. Visione di gioco, capacità di dettare i tempi in cabina di regia, lavoro sporco a protezione della retroguardia,  personalità nel trasformarsi sempre in un appoggio utile per il compagno in difficoltà, tempismo negli inserimenti senza palla e interessanti capacità nelle conclusioni da fuori. Proprio capitalizzando l’ultima qualità il talento bosniaco è riuscito a gonfiare la rete contro la Lazio, con un autentico missile che si è insaccato nell’angolino alla destra di Strakosha.

 

Al posto di mettere in discesa la gara per i toscani, quel goal straordinario ha paradossalmente risvegliato la Lazio, la quale ha iniziato a dare priorità alla sostanza rispetto alla forma riuscendo a riportarsi in parità dopo pochi secondi con il goal di Immobile, antipasto del sorpasso firmato in seguito da Keita. È anche questo il bello del calcio, sempre imprevedibile, capace di presentare nuovi scenari e ribaltare gare apparentemente incanalate verso determinati binari. Tutto ciò non toglie però assolutamente nulla alla bellezza del goal realizzato dall’ennesimo talento in rampa di lancio nelle fila dell’Empoli.

 

Coraggio, potenza, personalità, consapevolezza nei propri mezzi, voglia di spaccare il mondo. Rade Krunic ha voluto assumere un ruolo di primo piano contro un avversario tecnicamente superiore realizzando un goal che non ci capita sicuramente di rivedere ogni weekend. A 23 anni il nazionale bosniaco ha denotato ulteriori margini di miglioramento all’interno di un processo di crescita che procede spedito. Toccherà al diretto interessato e all’ambiente Empoli il compito di non registrare interruzioni, né intoppi, allo scopo di far leva anche sulle sue qualità per raggiungere quanto prima l’obiettivo salvezza e poi valutare ogni discorso futuro.

 

Un dato di fatto risulta incontrovertibile: un elemento dotato di duttilità tattica abbinata a qualità tecniche e alla fame tipica di chi è cresciuto a suon di gavetta non può che aver davanti un futuro più che roseo, non passerà mai di moda, il calcio moderno ne va costantemente alla ricerca. Mediano, regista, cursore, mezzala, centrocampista avanzato, mister Martusciello è consapevole di poter contare su un autentico jolly in grado di mettere le proprie caratteristiche al servizio della squadra, andando ad affrontare nella quotidianità qualsiasi esigenza tecnico – tattica.

 

Ogni difficoltà risulta di più semplice gestione, qualunque emergenza incute meno timore quando si hanno a disposizione elementi che danno il massimo a prescindere dal ruolo assunto in campo. Rade Krunic non ha paura di nulla, è pronto a lasciare il segno in altre mille sfide.

 

Diego Anelli Direttore www.sampdorianews.net