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JONATHAN CALLERI, L’EREDE AL TRONO DI PALERMO

29.05.2015 | 13:12

Il Sudamerica è innegabilmente una delle patrie del calcio. Pensando solo a quanti campioni paesi come ArgentinaBrasileColombiaCile Uruguay hanno dato alla storia di questo sport ci si rende conto di che fonte infinita di talento siano queste nazioni per le squadre di tutto il mondo, tra cui ovviamente anche quelle italiane. Si pensi ad esempio al folto numero di argentini negli scorsi anni di squadre come l‘Inter o il Catania, ai tanti sudamericani presi dall’Udinese o ancora ai grandi attaccanti scoperti dal Palermo. E’ evidente che la scelta di puntare fortemente su giocatori provenienti dal Sudamerica è anche dettata da motivi economici: spesso si riesce ad acquistare a poco prezzo giocatori giovani e di grande valore che possono rivelarsi utili al bene della squadra sin da subito e che, nel giro di qualche anno, è possibile rivendere ottenendo una ricca plusvalenza. Uno dei casi recenti più eclatanti è stato quello di Paulo Dybala, arrivato a Palermo nel luglio del 2012 per circa 12 milioni (cifra record per i rosanero) e che in sole tre stagioni ha quasi triplicato il suo valore. Un po’ come era successo prima con Cavani, arrivato in Sicilia per 3 milioni nel 2007 e andato al Napoli nel 2010 per una cifra complessiva (tra prestito oneroso e riscatto) vicina ai 17 milioni. Insomma tra le società italiane è forse quella di Zamparini che, soprattutto per il reparto offensivo, guarda tantissimo in Sudamerica e investe riuscendo il più delle volte a fiutare l’affare. E per il dopo Dybala, che vestirà la maglia della Juventus, il presidente dei rosanero sembra voler pescare ancora una volta da quelle zone, più precisamente dall’Argentina dove avrebbe già adocchiato un giovane ragazzo di Buenos Aires che tanto bene sta facendo al Boca: stiamo ovviamente parlando di Jonathan Calleri. Ma andiamo con ordine.

 

Jonathan Calleri, classe 1993, nasce a Buenos Aires e muove, calcisticamente parlando, i suoi primi passi nelle giovanili dell’All Boys, squadra con sede a Floresta, un barrio della stessa città in cui il ragazzo è nato. Con la prima squadra bianconera il giovane centravanti disputa  28 gare mettendo a segno 5 reti fino a quando arriva la grande chiamata, quella del Boca Juniors. I gialloblu lo prendono nell’estate del 2014 per una cifra vicina ai 220 mila euro e decidono di puntare, nonostante i tanti campioni presenti in rosa, sul talento del giovane argentino nella corsa al titolo. La maglia del Boca pesa, è una delle più importanti non solo in Argentina ma in tutto il mondo ma Jonathan non si fa di certo trovare impreparato: in un anno gioca più di 22 match mettendo a segno circa 8 reti. Così facendo l’attaccante finisce inevitabilmente sul taccuino di diversi club europei: Roma Inter l’hanno monitorato mentre diversi club inglesi, Stoke in primis, si sono avvicinati sempre di più. E qui – come in un grande cerchio che si chiude – torniamo alla prima parte della nostra storia. Tra i club che seguono con più attenzione l’attaccante del Boca ci sarebbe infatti il Palermo che, orfano di Dybala, avrebbe individuato in Calleri il possibile erede dell’italo-argentino. La valutazione del giocatore dovrebbe attestarsi intorno ai 3 milioni ma, considerando i tanti club che vorrebbero acquistarlo, è facile pensare che possa rapidamente salire. Attaccante esile (175 cm per 70 kg) ma con un gran senso del gol, ricorda molto per caratteristiche Dybala avendo tra i suoi punti di forza soprattutto un gran dribbling e un’ottima velocità. Bisognerà aspettare ancora per capire quale sarà la nuova squadra di Calleri (che comunque nel suo prossima futuro avrà certamente l’Europa), quel che è certo però è che a Palermo dopo le monarchie di Cavani e Dybala hanno già pronta la corona per un nuovo re ancora una volta sudamericano. 

 

Foto: taringa.net