JONATHAN DE GUZMAN, UN MEDIANO CON IL FIUTO DEL GOAL
13.08.2014 | 10:47
Nato il 13 settembre 1987 a Scarborough, Ontario (Canada), Jonathan De Guzman è figlio di… papà Bobby, nato a Central Luzon (Regione 3) nelle Filippine, e di mamma Pauline, nata in Jamaica. In giovane età, papà Bobby ha cercato in tutti i modo di spingere Jonathan e Julian (suo fratello maggiore, classe ’81) a giocare a basket, visto che in Canada il calcio è ancora uno sport piuttosto marginale, soprattutto se accostato all’hockey su ghiaccio. Le speranze del capofamiglia però svaniscono rapidamente, visto che la statura dei due fratelli è quella che è. E allora calcio…
Suo fratello a 14 anni parte per la Francia, direzione Olympique Marsiglia, Jonathan ne ha solo 12 quando entra a far parte della scuola calcio del Feyenoord. Tutta la classica trafila nel prestigioso vivaio del club di Rotterdam, poi l’esordio in Prima Squadra a 18 anni. Una volta conquistato un posto nell’undici titolare, le aspettative nei suoi confronti crescono a dismisura, soprattutto dopo le illustri cessioni di Kuyt e Kalou. A 19 anni non è ancora pronto per diventare il punto di riferimento assoluto del Feyenoord, e la stagione (2006/2007) si rivela un mezzo disastro, tanto da costare l’esclusione dalle coppe europee dopo 16 anni. Nella stagione successiva eccolo il riscatto: 9 reti in 33 partite, seppure impiegato nell’inedito ruolo di ala destra da Van Marwijk. E’ la svolta, quello che lo potrebbe consacrare definitivamente. L’accordo col Manchester City c’è già, ma il club olandese rifiuta l’offerta di 10 milioni di sterline.
Il treno perso è di quelli che passano un sola volta, ed infatti, da lì in poi, la carriera di de Guzmàn si sviluppa in club di tutto rispetto, ma non esattamente ai vertici del calcio europeo. Lo vuole il Maiorca, soprattutto nella persona di Brian Laudrup, e in Spagna fa subito centro. Con gli isolani fa talmente bene da strappare un contratto col Villarreal. Arriva il debutto in Champions League con il “sottomarino giallo”, ma il club valenciano ha già imboccato la parabola discendente, e la sua stagione è sostanzialmente “sotto il par”.
Potrebbe tornare in Olanda, ma finalmente ha la chance di giocare in Premier League. Non al City ovviamente, ma allo Swansea. A volerlo fortemente è ancora Brian Laudrup, il tecnico che più ha creduto nelle potenzialità del mediano e che lo rilancia in bello stile. Con lui al comando delle operazioni, i gallesi ottengono uno storico successo in Coppa di Lega. Anche nell’ultimo campionato ha vestito la casacca dello Swansea, e sin dalle qualificazioni per i Mondiali 2014, Louis Van Gaal ha dato grande spazio ad un giocatore che avrebbe potuto anche giocare per la nazionale canadese, come ha invece optato il fratello Julian.
Ha avuto ragione lui, schierato da titolare sia nel roboante 5-1 contro la Spagna, sia nel sofferto 3-2 di ieri contro l’Australia. Ha avuto ragione il ragazzo nato in Canada da padre filippino e madre giamaicana, cresciuto e diventato calciatore in Olanda, ma ora colonna portante di una squadra gallese che milita nel massimo campionato inglese, grazie al prestito di una squadra spagnola. Che storia, Jonathan de Guzmàn.