Italia, senti Jorginho: “Avrei voluto dare una mano anche prima, ma non è stata colpa mia. Su Juve-Napoli e il centrocampo a tre…”
Dall'azzurro del Napoli a quello della Nazionale,
Jorginho si è messo subito a disposizione del commissario tecnico Luigi Di Biagio e si candida a indossare una maglia da titolare nel test amichevole con l'Argentina. Queste le sue parole rilasciate in conferenza stampa:
"Io in Nazionale solo contro la Svezia? Se ci deve essere un rimpianto non deve essere mio... quando sono stato chiamato ho cercato di farmi trovare pronto. Certo, mi dispiace troppo per quello che è successo, avrei voluto dare una mano in più anche prima, ma non è stato per colpa mia. Ora centrocampo a tre anche in Nazionale? Mi trovo bene, abbiamo giocatori di qualità e caratteristiche per giocare un bel calcio. Sinceramente credo che per me la mediana a tre sia la migliore, ma se devo giocare a due cerco di adattarmi velocemente a ciò che mi chiede il tecnico. Essere belli e vincenti con il Napoli? Sarebbe la cosa perfetta, non si riesce sempre, ma dobbiamo credere ognuno nella propria idea. A Napoli crediamo in quella idea di gioco, speriamo di vincere, anche se non è detto. Vogliamo fare il meglio possibile. Essere ricordati solo per il gioco non è semplice, sarà il tempo a dirlo. Stiamo facendo divertire molta gente, non so se saremo ricordati comunque. Scegliere l'Italia? Non ho alcun rimpianto, questo paese mi ha dato l'opportunità di realizzare il mio sogno, di diventare un calciatore. Ci tenevo tanto, poi non arrivava questa convocazione... allora veniva fuori il discorso del Brasile, un po' ci pensi, ma non ho rimpianti. Scudetto? Dobbiamo dimenticare il campionato, quando siamo qui, e concentrarci per queste gare. Lo scontro diretto sarà molto importante, ma ci sono molte partite da giocare dove tutti cercheranno di fare il meglio. L'era Di Biagio? Dovremo fare gruppo e da quello ripartire. Siamo tutti giocatori importanti quelli qui, poi servirà del tempo. Argentina? Gara molto importante, quando giochi contro le nazionali di un certo livello sono comunque opportunità importantissime per noi, per capire dove siamo, cosa dobbiamo migliorare e crescere. Vogliamo essere positivi e credere molto in quello che stiamo facendo in questi giorni. Higuain? Non dobbiamo avere paura, essere consapevoli della loro forza ma anche delle debolezze. Dobbiamo avere il coraggio di giocare il nostro calcio, fare male quando ci sarà occasione. Gonzalo? Nel calcio vai e vieni, alle volte rimani più in contatto con alcuni, altri no. I buoni rapporti rimangono sempre. Giocare con Verratti? È molto facile, è un calciatore di qualità, quando c'è diventa tutto più semplice e possiamo coesistere". Foto: zimbio