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TECNICA, FIUTO DEL GOL E UN ESORDIO DA SOGNO: JOSÉ ARNAIZ, IL NUOVO CRACK DEL BARÇA

27.10.2017 | 10:20

Jose Arnaiz

Il Barcellona di Ernesto Valverde, imbottito di riserve, ha sofferto più del dovuto – soprattutto nel primo tempo – ma alla fine ha piegato per 3-0 il Real Murcia nel match disputato martedì scorso all’Estadio Nueva Condomina. Il gol di Paco Alcacer al 44’ del primo tempo, quelli di Deulofeu e Arnaiz al 52’ e 55’ hanno permesso ai blaugrana di vincere l’andata dei sedicesimi di finale di Coppa del Re. Protagonista assoluto della partita, un giocatore quasi sconosciuto fuori dai confini spagnoli e che indubbiamente farà parlare di sé nei prossimi mesi: si chiama José Manuel Arnaiz, attaccante 22enne, sotto contratto con il Barcellona fino al 2021. Non capita tutti i giorni di esordire con il Barça e timbrare il cartellino dei marcatori. Ci è riuscito proprio il gioiellino Arnaiz, autore di un debutto da sogno, destinato a restare impresso nella mente dei tifosi catalani.

José Manuel Arnáiz Díaz nasce il 15 aprile 1995 a Talavera de la Reina, piccolo comune nella provincia di Toledo. Muove i primi passi nella scuola calcio della sua città, l’Unión Deportiva Talavera, con il quale ha fatto il suo debutto nel 2013 in Tercera División, a soli 18 anni. Nell’estate del 2013, il giovane Arnaiz si trasferisce al Valladolid, aggregato alla formazione giovanile. Il 7 novembre 2015, dopo aver fatto tutta la trafila fino alla squadra riserve, ha fatto il suo debutto tra i professionisti subentrando a Pedro Tiba, nel pareggio casalingo per 1-1 contro il Leganés, campionato di Segunda Liga. A fine campionato chiude con un bottino di 12 reti, che gli valgono il titolo di capocannoniere. Si ripete anche nella stagione successiva: altri 12 centri in 35 presenze, che gli hanno permesso di vincere il Pallone d’Oro della Castilla-La Mancha (riservato al miglior manchego della seconda divisione). Nell’estate dei trasferimenti da record di Neymar e Dembélé il suo arrivo in blaugrana per 3,4 milioni dal Valladolid è passato inosservato. Ma dalle parti di Barcellona hanno capito subito di aver di fronte un vero talento. Inserito nella squadra B che gioca nella seconda divisione spagnola, nel campionato in corso si è già messo in luce segnando 4 reti e servendo 3 assist vincenti. Sufficienti per meritarsi la chiamata di Valverde per la notte di Copa del Rey, l’ideale per fare qualche esperimento. Il suo diagonale dal limite dell’area che è valso il 3-0 al Murcia lo ha fatto conoscere al mondo intero. E pensare che da bambino, il piccolo José aveva iniziato ad approcciarsi al calcio come portiere, salvo poi venir spostato in attacco.

José Arnaiz è un esterno offensivo che fa della velocità e della rapidità le sue armi migliori. Non altissimo (175 centimetri per 70 kg), si distingue per un buon tocco di palla e una spiccata propensione all’attacco, che ha fatto di lui uno dei migliori giocatori nelle scorse edizioni di Segunda Liga. Il fiuto del gol non gli manca di certo, nonostante non sia un vero e proprio centravanti d’area di rigore. Anzi: il giovane spagnolo ama spaziare sulle corsie laterali per poi accentrarsi e tentare la conclusione verso la porta. Le sue doti tecniche gli permettono di sapersi destreggiare con naturalezza anche come trequartista, ma il meglio di sé lo dà come esterno offensivo di sinistra in un 4-3-3. Il gol nel match di Copa del Rey contro il Murcia, alla sua prima apparizione nell’undici di Valverde, non è passato inosservato e Arnaiz è finito inevitabilmente nel mirino di diverse big europee. Secondi fonti spagnole, Arsenal, Bayern Monaco e Manchester United hanno già manifestato il loro interesse per l’attaccante blaugrana, sotto contratto fino a giugno 2021 e con una clausola piuttosto accessibile a qualsiasi grande squadra: 20 milioni di euro che diventeranno 40 quando farà il salto definitivo in prima squadra. Ma dalle parti di Barcellona fanno sapere che il suo futuro all’ombra del Camp Nou non è in pericolo, in quanto la volontà del calciatore è quella di imporsi e conquistare trofei in maglia blaugrana. E le premesse per riuscirci ci sono tutte.

Foto: Mundo Deportivo