“L’A.S. Roma S.p.A. rende noto di aver sottoscritto con l’Olympiakos Football Club il contratto per l’acquisizione a titolo definitivo dei diritti alle prestazioni sportive del calciatore José Holebas, a fronte di un corrispettivo di € 1 milione. L’accordo prevede il riconoscimento di un corrispettivo variabile, fino ad un massimo di € 0,5 milioni, per bonus legati al raggiungimento da parte del calciatore di determinati obiettivi sportivi. Con il calciatore è stato sottoscritto un contratto di prestazione sportiva triennale, con scadenza al 30 giugno 2017″. Dal 30 agosto la colonia di calciatori greci a disposizione del tecnico Rudi Garcia si è dunque arricchita di un nuovo elemento: dopo Vasilis Torosidis e Kostas Manolas, ecco anche José Holebas, terzino sinistro classe 1984 reduce (così come i suoi due predecessori) dall'esperienza con la maglia dell'Olympiakos (quattro stagioni chiuse con 94 presenze e 9 reti complessive).
Tagliato il traguardo del 1 settembre, il mercato estivo della Roma si è assestato in cima ai giudizi positivi della quasi totalità degli addetti ai lavori. Il colpo principe (sia in termini mediatici che meramente economici) è stato quel Juan Iturbe a cui è bastata una sola stagione da assoluto protagonista a Verona per meritare il palcoscenico della Champions League e dell'alta classifica italiana. Sabatini ha lavorato in modo tanto assiduo quanto intelligente, puntellando una rosa già ampiamente competitiva e portando nella Capitale elementi capaci di ricreare il giusto mix tra esperienza internazionale (vedi Cole e Keita) e voglia di affermarsi tra i grandi (Uçan su tutti). Holebas non rientra di certo tra i nomi più altisonanti della recente campagna acquisti giallorossa, ma assicura affidabilità e rendimento tali da far dormire sonni tranquilli al tecnico capitolino.
Ma chi è questo rampante ellenico sbarcato in Italia? Ce lo ha spiegato lui stesso ieri, in occasione della conferenza stampa di presentazione: "Sono felicissimo di essere qui. Avevo anche altre offerte, ho scelto la Roma perché si tratta di un club importantissimo. Da giovane sono stato vicino al ritiro, a 18 anni avevo smesso di giocare per motivazioni private, dovevo dedicarmi ad altre situazioni. I miei compagni però andavano avanti, giocavano in grandi club ed è stato un input per ricominciare, ci sono riuscito ripartendo dal basso. Se mi aspetto di essere titolare, come in Nazionale e all’Olympiakos? Io posso solo dire che a 30 anni sono ancora affamato di vittorie, chiaramente con Manolas e Torosidis c’è un feeling consolidato. Il mio ruolo? Sono un terzino di spinta, ma mi adatto anche a fare il centrale, deciderà il mister. Obiettivo stagionale? Sono qui soltanto da 3 giorni, ma ho visto una grande voglia di vincere. Credo che se remiamo tutti insieme verso lo scudetto possiamo farcela”.
Idee chiare, spirito battagliero, profilo ideale per il gioco della Roma: è un elemento di livello sia in fase difensiva che quando si tratta di farsi vedere in avanti. Un acquisto last minute ben studiato, un aratro della fascia sinistra che si candida a rivelazione del torneo. Già, perché siamo ragionevolmente certi del fatto che l'ex Monaco 1860 e Olympiakos troverà spazio a sufficienza per mettersi in mostra, nonostante sia attualmente non proprio in cima alle gerarchie della retroguardia giallorossa. Rispetto all'anno scorso, Totti e compagni dovranno sostenere l'onere (e l'onore) della Champions League, meritata sul campo grazie allo strepitoso secondo posto dell'ultima stagione. Presto si inizierà a giocare ogni tre giorni, Holebas si rivelerà una pedina preziosissima per Garcia. Con la convinzione dei tempi migliori, la voglia di ben figurare in Europa e un sogno tricolore nemmeno troppo velato...
Foto: As Roma on Twitter