JOSHUA ZIRKZEE E LA REGOLA DEI “DUE MINUTI”: IL BAYERN FA GOL ANCHE SENZA LEWANDOWSKI
23.12.2019 | 13:30
Nella vita non basta avere talento, bisogna sfruttare le opportunità. Una regola non scritta, ma che porta i suoi frutti se seguita con disciplina. Questo vale anche (e soprattutto) nel calcio, e per averne una conferma basta bussare alla porta di Joshua Zirkzee, enfant prodige del Bayern Monaco. Al giovane, classe 2001, sono bastati quattro minuti per entrare nella storia della Bundesliga. Ed ora non ne vuole più uscire.
Nato a Schiedam (Olanda) nel 2001, Joshua è un attaccante centrale, veloce e dinamico nonostante i suoi 193 cm di altezza. Cresciuto nei floridi vivai dei Paesi Bassi (ADO Den Haag prima, Feyenoord poi), Zirkzee si trasferisce nel 2017 in Germania, accettando la sfida Bayern Monaco. A soli 16 anni il talento olandese si arma di coraggio e decide di continuare la sua crescita calcistica nell’U17 bavarese. E i risultati sono incredibili: 16 gol e 9 assist in 19 partite con l’U17, altre 16 reti in 21 presenze con l’U19. Numeri che non possono passare inosservati a Niko Kovac che il 21 settembre 2019 lo convoca per la prima volta in un match “dei grandi” (Bayern-Colonia 4-0). A trovare il coraggio di farlo esordire, però, è mister Flick (confermato alla guida del club fino a fine stagione). E’ l’11 dicembre, e Joshua Zirkzee debutta in Champions League: 4 minuti in campo nella vittoria per 3 a 1 sul Tottenham. E il mese del Natale diventa oro colato per il giovane olandese. Zirkzee conquista le prime pagine dei giornali con quella che è stata ribattezzata come la “regola dei 2 minuti“. Eh sì, perché nelle ultime due partite giocate dal Bayern in Bundesliga, Joshua è subentrato nella ripresa e dopo due minuti dal suo ingresso in campo ha fatto gol.
Entrambe le reti, inoltre, sono state decisive. La prima, in casa del Friburgo, è arrivata al 92′ e Zirkzee ha segnato il gol del momentaneo 1-2 (la partita è poi finita 1-3 per il Bayern). L’altra l’ha messa a referto sabato scorso, nel 2 a 0 rifilato al Wolfsburg dai bavaresi. Zirkzee ha aperto le marcature all’85’, due minuti dopo il suo ingresso in campo. Grazie alle reti del giovane olandese, la squadra di Flick rimane attaccata al treno delle prime. Il Bayern è attualmente terzo in classifica, a 33 punti e a -4 dal Lipsia capolista. Joshua Zirkzee, criticato in patria per aver lasciato troppo presto l’Olanda, sembra aver zittito tutti, lasciando la parola al campo. Le opportunità di giocare non mancheranno ora che il Bayern dovrà fare a meno del bomber dei record, Robert Lewandowski. Il polacco, operatosi ieri con successo all’inguine sinistro, tornerà ad allenarsi solo tra 15 giorni. Anche Marco van Basten aveva usato parole forti nei suoi confronti: “Se Zirkzee fosse rimasto, oggi giocherebbe con la prima squadra al Feyenoord e sarebbe titolare da un anno in Eredivisie. Perché privarsi di questa possibilità? Mi sembra una cosa senza senso. Dopo un paio di stagioni puoi sempre andare al Bayern se vuoi… Trovo assurdo che si scelga spesso di non rimanere. Capisco che l’idea di andare al Bayern fa gola, ma l’Olanda è la nazione ideale per i giovani, davvero quella ideale”, aveva dichiarato a Fox Sport. Rimpianto o saggia riflessione? Chissà… al momento sembra prevalere la prima opzione. E se Zirkzee ha preso la decisione di trasferirsi al Bayern in due minuti, la storia conferma che ha preso la retta via. Ora, però, non bisogna smarrirla.
Foto: Instagram Zirkzee