Stevan Jovetic e la Fiorentina. Molto più di un’idea, molto più di una suggestione, un’irruzione completa. Maturata ieri sera subito dopo cena, noi ve l’abbiamo raccontata in esclusiva alle 22.09, con un’accelerata improvvisa, immediata. L’incontro fra Fali Ramadini e l’asso montenegrino, il gradimento del diretto interessato, il via libera quasi immediato. Dopo aver valutato tutto: l’ingaggio oneroso, l’obbligo di riscatto che spetta all’Inter il prossimo anno, le eventuali complicazioni di un affare così. Complicazioni aggirabili, rilevando il prestito, accordandosi sull'ingaggio (2 mensilità già pagate rispetto ai circa 4 milioni annuali), per poi decidere con calma nel 2017 come organizzarsi sull'obbligo di riscatto appena sotto i 15 milioni che spetta al Manchester City. Ma la Fiorentina aveva valutato tutto, ha lavorato a prescindere, soprattutto in modo autonomo e indipendente rispetto a un ventilato - e subito escluso - inserimento di Pepito Rossi nell’operazione. Adesso non resta che aspettare gli ultimi sviluppi, l’autostrada è libera. Jovetic, quando la notte a sorpresa si colora di viola.
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