Julian Velazquez, il primo colpo genoano targato Lo Monaco

Eccolo il primo colpo argentino al Genoa di Pietro Lo Monaco: dall’Indenpendiente è arrivato in settimana alla corte di mister De Canio, Julian Alberto Velazquez.

Nato a Corrientes il 23 ottobre del 1990, il promettente difensore è dotato di un’ottima prestanza fisica e può occupare diverse posizioni del reparto arretrato garantendo sempre un rendimento constante.

Dopo essere cresciuto nelle giovanili del Boca Unidos, Velazquez è passato nell’Independiente club con cui ha collezionato nella prima squadra 61 presenze che gli sono valse anche la chiamata con la Nazionale argentina, in occasione della sfida amichevole dello scorso 20 aprile contro l’Ecuador.

L’anno della sua consacrazione, però, può essere considerato il 2010: il trionfo del Rojo nella Copa Sudamericana, è determinato infatti anche da un suo gol decisivo nella finale di ritorno contro il Goias.  

Il feeling con il gol, tuttavia, non è il pezzo migliore del suo repertorio. La sua caratteristica principale, infatti, è il temperamento e la voglia di lottare con determinazione su ogni pallone, anche a costo, come è successo spesso nell’ultima stagione, di rimediare qualche cartellino rosso di troppo.

Acquistato per una cifra pari a quattro milioni di euro, la Vespa, come è stato soprannominato dai suoi ex tifosi, ha ancora ampi margini di miglioramento soprattutto dal punto di vista tecnico. La carta d’identità però gioca decisamente a suo favore.

Lo cercavano in passato diversi club inglesi e spagnoli, lo hanno tentato lo scorso anno anche Roma, Lazio e Inter. Una volta calato il prezzo del suo cartellino, appartenente per il 20% al suo procuratore, il Genoa è riuscito a portare a termine l’operazione sbaragliando la concorrenza grazie al suo nuovo amministratore delegato Pietro Lo Monaco, che ha sempre avuto un occhio di riguardo per i calciatori argentini.

Velazquez come Silvestre, Barrientos e Gomez (tutti giocatori scoperti da Lo Monaco) è l’obiettivo del nuovo amministratore delegato dei grifoni, e forse anche la speranza di tutti i tifosi genoani.