Ultimo aggiornamento: giovedi' 19 dicembre 2024 00:30

JUNGDAL, LA SARACINESCA SCANDINAVA DELLA CREMONESE

27.02.2024 | 14:59

La Cremonese è uscita indenne dall’ultima giornata di campionato in Serie B, dallo scontro diretto con il Palermo per il secondo posto. Un 2-2 in rimonta allo Zini, tra l’altro in 10 uomini per quasi tutta la gara. La compagine di Stroppa è riuscita a strappare un punto pesantissimo, soffrendo a più riprese, recuperando in 10 uno 0-2 che sembrava aver lanciato i rosanero verso il secondo posto. E se questa rimonta è riuscita è anche grazie al suo portiere, ad Andreas Jundgal, autore di veri e propri miracoli su Brunori e compagni, che hanno sfiorato più volte la terza rete, non arrivata solo grazie ai miracoli, veri e propri, del gigante scandinavo.

Jungdal è arrivato lo scorso agosto a Cremona, prelevato dal Milan. Classe 2002, lo scorso 22 febbraio ha compiuto 22 anni. Il 2 e lo zero nel destino, anche come le cifre dalla data di nascita, così come la scorsa gara, da 2-0 a 2-2. Scherzi a parte, storia particolare quella di questo giovane portiere scandinavo, nato però a Singapore, tutt’altro posto rispetto ai freddi e ai ghiacci del Nord Europa. Ma il motivo è presto detto. Il papà è un dirigente di spicco della The Lego Group, la famosa azienza di costruzioni . La sua famiglia è tornata in Danimarca nel 2005, e il giovane Andreas ha iniziato a giocare a calcio all’età di cinque anni per lo Skibet IF a Vejle, prima di unirsi al club principale della città, Vejle Boldklub, nel 2013, all’età di 11 anni. Il suo ruolo è sempre stato il portiere, anche per via della sua immensa prestanza fisica. Alto 195 cm, già da ragazzino si cresceva alto e quindi si è sempre ispirato al suo idolo, ovviamente Peter Schmeichel, ovviamente un simbolo per chi si avvicinava al calcio in quegli anni. Dopo tutta la trafila nel Vejle, il 16 luglio 2019, Jungdal è entrato a far parte del settore giovanile del club di Serie A, il Milan. Una enorme oppostunità per questo giovane, cresciuto anche osservando gli allenamenti di Donnarumma, che all’epoca era un top e non era tanto più grande di lui.

Il 26 ottobre 2020 arriva la convocazione con i rossoneri, un Milan-Roma 3-3, con Donnarumma che era out, giocò Tatarusanu, in panchina c’era come terzo portiere il giovane Jungdal. Tornato in Primavera, è leader difensivo della compagine rossonera.  Il 18 ottobre 2021 prolunga il contratto con il Milan fino al 2024, ma è desideroso di fare esperienze. La sua crescita è frenata però, alla fine del 2021,  a causa di una malattia ai reni che lo ha messo fuori per doversi mesi, ma si è ripreso completamente all’inizio del 2022. Tornato ad allensari e in forma, anche in Primavera però non trova spazio e quindi chiede di andare a giocare.

Il 10 gennaio 2023, è passato in prestito al Rheindorf Altach, club della Bundesliga austriaca, con un prestito di sei mesi fino alla fine della stagione, con un’opzione per essere firmato a titolo definitivo. Qui colleziona colo 6 presenze ma non convince del tutto il club che non lo opziona. Tornato a Milan, chiede ovviamente di trovare una sistemazione e il 10 agosto 2023, Jungdal ha firmato con la Cremonese, club di Serie B recentemente retrocesso, a parametro zero. Inizia come riserva a Sarr. Ha esordito con il club il 31 ottobre, vincendo 2-1 contro il Cittadella in Coppa Italia.

Inizialmente però fa solo la panchina, ma con l’arrivo del nuovo allenatore Stroppa, le cose cambiano. Jungdal inizia a giocare titolare. La prima gara è il 12 novembre, uno 0-3 in casa del Brescia. Non a caso, con lui tra i pali, la Cremonese, in 12 partite, ha chiuso ben 9 gare senza subire gol, subendone solo 6, di cui 5 tra andata e ritorno con il Palermo. Insomma, numeri importanti per questo ragazzo, che in maniera distinta si è preso i pali della Cremo e la sta spingendo verso la Serie A.

Foto: sito Cremonese