Juric: “A Verona il periodo più bello della mia carriera. So cosa fare per ripetermi a Torino”

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Ivan Juric, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Verona, sua ex squadra dove ha raccolto grandi risultati. Queste le sue parole: "A Verona è stato il periodo più bello della mia vita e della mia carriera, abbiamo fatto grandi cose. Ringrazierò per sempre tutto l'ambiente, è stato magnifico" Impegni ravvicinati incidono: "Un po' sì, ma ci è anche capitato di affrontare squadre con giorni di riposo in meno di noi. E' tutto mentale, se un giocatore vuole recuperare lo fa. Poi possono esserci infortuni muscolari, con tre partite ravvicinate si rischia ma c'è chi ha una struttura fisica importante che non patisce" A Torino può ripetere quanto fatto a Verona: "Il Toro ha una storia da far innamorare tifosi in tutta Italia, è una storia particolare anche per la tragedia. E' una società molto importante. Il Verona ha grande sentimento, lì mi sono trovato benissimo perché i veneti sono speciali: hanno grande attaccamento alle tradizioni e alla squadra, sentono loro l'Hellas. Ora loro hanno 15-20 mila persone alle partite, noi 6-7. Qua ci sono le scorie del passato e ci vuole di più per far tornare i tifosi allo stadio. Ringrazio quelli che vengono, ci danno sostegno, ma non c'è l'entusiasmo che avevo a Verona". Sui complimenti del presidente del Verona: "Non sono solo i risultati, ma il modo di lavorare: lui è stato un presidente eccezionale, mi ha permesso di fare ciò che avevo in testa insieme al direttore. Abbiamo cambiato mentalità e metodi, portando dentro tante persone. Potevamo fare tutto stando nel budget, lo ringrazierò per tutta la vita. E' difficile che ciò che accada, che anche il direttore la pensi come te. Abbiamo messo passione e amore, siamo partiti da zero costruendo un qualcosa di fantastico. Trovare uno come Setti è difficile, qua vediamo". Su Pobega: "C'è più di un giocatore difficilmente sostituibile, Pobega è uno di questi". Sul match: "Il Verona gioca come giochiamo noi. Sono curioso di vedere se ci siamo avvicinati al loro livello: so quanti sacrifici hanno fatto per arrivare a questo livello in due anni e mezzo. Il calcio è cambiato, qualche giocatore non può più partecipare. Sarà una gara tosta con tanti duelli individuali alla ricerca dello spazio, il Verona fa qualche cosa in maniera più fluida rispetto a noi. Vedremo, sarà una partita dinamica. Va tutto di pari passo, sono cose stimolanti. So cosa bisogna di fare, adesso dipende se c'è la volontà di condividere le cose con me. A Verona mi è stato permesso da subito, qui dobbiamo conoscersi meglio. Mi piacerebbe uno stadio più pieno e con maggiore entusiasmo, magari con le prestazioni riusciamo a coinvolgere di più. Qui c'è una concezione diversa delle aspettative rispetto a Verona". Foto: Twitter Torino