Juric: “Se andiamo in Europa resto al Torino, altrimenti vado via”
Ivan Juric, allenatore del
Torino, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:
"Se non vado in Europa, cosa ci faccio qui? Prendo altri soldi? Se vado in Europa, mi parlo e ragioniamo. Altrimenti, vuol dire che la parte sinistra è un grande risultato perché davanti abbiamo grandi squadre, ma cosa ci faccio qui senza Europa? Prendo i soldi e poi magari mi mandano a casa...Ma non è quello che voglio. Non dobbiamo vivacchiare. Il mio pensiero è questo: con i dirigenti e il presidente va bene, il Filadelfia è bellissimo abbiamo messo tutto. Abbiamo fatto un lavoro straordinario. Se vado in Europa, sto al Toro. Altrimenti, me ne vado via. Forse lei è un po' troppo schietto... "Io non do risposte classiche. Ieri abbiamo fatto una brutta prestazione, ma nessuno ha mollato nemmeno ieri. I giocatori sono miei, hanno spirito Toro. Avete avuto in passato allenatori che diceva Anche mia moglie ha detto che sono un cretino...Ieri sono stato stupido, non volevo entrare in questo. Se ho offeso qualcuno o non si è sentito, umilmente chiedo scusa. Io sono molto spirito Toro, la squadra è spirito Toro. I primi due mesi non eravamo spirito Toro, mi sono vergognato. E anche ieri, giocando male, siamo stati spirito Toro" Lei andrebbe volentieri avanti al Toro? "Io con onesto e schiettezza direi anche che me ne vado. Si può dire di tutto, non che io non abbia avuto rispetto per società o per il lavoro. Ho detto a tutti di non parlare di rinnovo. Dentro di me, continuo a dirmi 'che ci faccio qui?'. E' dura competere con chi sta davanti. Qui non posso essere uno che prende solo i soldi: se non ottengo ciò che tutti sono prefissati...Vogliamo alzare l'asticella per aumentare i valori, lavoriamo per questo. L'anno scorso si poteva vivacchiare, ora no. Se noi otteniamo questo obiettivo, ci sediamo e ne parliamo; se non lo ottengo, la mia presenza qui non ha senso e serve un altro con lo spirito per portare il Toro in Europa"
Ci sono le basi per migliorare ancora qualcosa? "Sicuramente...Noi dobbiamo finire l'anno, ora c'è un capitale che abbiamo creato valorizzando i giocatori. E' una situazione diversa da due anni e mezzo fa. Qui c'è una base, anche il settore giovanile va a mille. Seguiamo anche ogni cosa della Primavera, vogliamo ricreare nuovi Buongiorno. E prima non c'era. Io arrivo alle 8 e vado a casa alle 20, lavoro come un cane. Parliamo di tutti i dati dei ragazzi della Primavera, spendiamo tempo per il bene del Toro. Qua c'è una base, con o senza Ivan (Juric, ndr)" La squadra sa che la sua permanenza è legata all'Europa? "No, non lo sanno. La mia idea è da tempo che è questa. Il rapporto con la squadra è fantastico. Loro vogliono crescere e lavorano come cani, abbiamo rapporti belli e giusti. Vedo una grande crescita: chi stava per retrocedere ci sta dando tanti. E anche i giovani vogliono migliorarsi, hanno lo spirito Toro e glielo abbiamo inculcato a tutti. E' una bellezza allenarli" Non è un rischio aspettare fino alla fine per il rinnovo? "Non si poteva fare di più in questo mercato. C'è una grande base di giocatore, c'è una mentalità giusta. Quando sono venuto qua, mi avevano contattato a fine campionato e ci siamo visti dopo. Si vedrà in questi mesi come vanno le cose, non credo ci sia un problema per chi deve pianificare". Foto: twitter Torino