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Juve e arbitri, futuro Coman, Benatia e Verratti: Rummenigge a 360 gradi

04.03.2017 | 10:13

Ampia intervista concessa a Tuttosport dal Ceo del Bayern Monaco, Kalle Rummenigge, ecco i passaggi più significativi: “Tra Juventus e Bayern c’è una bella amicizia. Evitare i bianconeri in Champions? Intanto pensiamo ad arrivare ai quarti, poi si vedrà…le big vogliono sempre incontrarsi tra loro il più tardi possibile e quindi mi auguro di incontrarli molto più avanti. Non abbiamo dimenticato le partite della scorsa stagione, dove abbiamo avuto anche un po’ di fortuna: a Monaco sembrava persa, ma alla fine siamo riusciti a riaprirla e passare il turno. Ancelotti? Siamo contentissimi di lui, diciamo che negli ultimi 6-7 anni siamo stati fortunati come allenatori al Bayern. Barcellona? No. Chi, come Carlo, ha allenato il Real non potrai mai andare al Barça e viceversa. Il rapporto con Agnelli? Quando Andrea è diventato presidente si è ispirato molto al modello Bayern e al nostro modo di interpretare il business. Noi non siamo come le inglesi e le spagnole. E soprattutto dobbiamo gestire le società in modo indipendente, senza sceicchi o oligarchi che paghino i conti. Andrea apprezza la nostra indipendenza ed è stato bravissimo a scegliere come collaboratori Marotta e Paratici, che colpo quello di Pirlo! Marotta e Paratici al Bayern? No, a livello di mercato e scouting siamo molto attrezzati. La Juve e i rigori? Chiacchiere, capita anche a noi del Bayern. E poi quando ero all’Inter facevano vedere 1000 episodi della Juve e 999 dell’Inter. Vidal? Lo volevamo da anni, ma il Leverkusen preferì cederlo alla Juve pur di non vederlo da noi. Al primo spiraglio sono riuscito a ingaggiarlo. E’ uno degli acquisti di cui vado più orgoglioso. Lui un “nottambulo”? E’ cambiato. Da quando è qua nessun caos con lui o a causa sua. Coman? L’opzione è valida fino al 30 aprile. Al rientro dall’Europeo ha avuto qualche difficoltà. Ma ultimamente è tornato sui suoi livelli. Con molta probabilità lo riscatteremo. Benatia? non si discute, purtroppo è stato penalizzato da qualche problema fisico. In ogni caso penso che resterà a Torino, con la Juve abbiamo un accordo abbastanza chiaro. Mandzukic idolo? Non sono sorpreso. Conosco Mario, è uno che per la squadra fa sempre tutto, lo ha fatto pure da noi, in modo particolare l’anno del Triplete. Il suo nuovo ruolo? Mi ha incuriosito, ma devo dire che lo interpreta come mi immaginavo: lottando per la squadra. E’ una belva. E’ stato lui a voler lasciare il Bayern perché non aveva un buon rapporto con Guardiola. Di Mandzukic non dimenticherò mai il gol segnato in finale di Champions. E pure i caffè nel mio ufficio. Dybala è un talento, ma Messi è unico e poi noi in attacco abbiamo Lewandowski, Muller, Robben, Ribery…siamo a posto. Verratti? Non credo che il Psg lo metterà sul mercato. Ha un contratto lungo e a Parigi i soldi non mancano”.

Foto: t-online.de