JUVE E INTER SUPERSTAR
03.02.2022 | 11:48
Mercato alle spalle, una sessione pirotecnica quella di gennaio, come non sempre accade. C’è chi ha fatto moltissimo (Juve e Inter), chi aveva poco da fare (il Napoli), chi è rimasto a guardare (il Milan), chi ha dormito in modo profondo e imperdonabile (la Lazio). Ecco i nostri giudizi.
ATALANTA 6,5
Mezzo voto in meno per aver ceduto Gosens senza averlo sostituto, ma Boga basta e avanza per garantire a Gasperini le giuste munizioni negli ultimi 30 metri. Compreso Mihaila che ha qualità interessanti.
BOLOGNA 6
Aebischer ci piace molto, un paio di investimenti sui giovani. Forse Mihajlovic si aspettava qualcosa in più, ma la politica non cambia.
CAGLIARI 5,5
Semplicemente perché la vicenda Nandez è stata ancora una volta gestita male. Perché non è arrivato un altro centrocampista. E perché sarebbe servito un altro difensore centrale.
EMPOLI 6
Benassi e Verre per dare due pedine in più al centrocampo dopo la partenza del gioiello Ricci. Poteva andare meglio, ma in fondo va bene così.
FIORENTINA 6,5
Ikoné, Piatek e Cabral sono tre colpi importanti, anzi importantissimi, se non fosse che il primo pensiero va alla partenza di Vlahovic. Ma quel passaggio è stato inevitabile, alla luce dell’aria ormai irrespirabile nei rapporti.
GENOA 6
Non più della sufficienza, almeno per noi. Sono arrivati alcuni stranieri interessanti, ma il problema è che a gennaio ci vorrebbe gente pronta perché la classifica non aiuta. E forse avremmo pescato in Serie A.
INTER 8
Doveva fare quasi nulla perché si era dedicata ai rinnovi di contratto. Invece, ha sfoderato un colpo magistrale, di quelli che fanno la differenza: Gosens nuova spada della corsia mancina. Caicedo utile per le rotazioni. Il futuro si chiama Scamacca (con la partecipazione di Frattesi).
JUVE 9
Come ai vecchi tempi, quando sapeva cosa fare e come fare. Vlahovic è il colpo regale, l’attaccante che ti risveglia dal torpore. Zakaria utilissimo per fisicità in mezzo. Gatti l’investimento per il futuro. Ramsey, finalmente, esce in discreta parte da un bilancio appesantito dal suo mega ingaggio.
LAZIO 4
Semplicemente imbarazzante. La Lazio è questa, avallata a settimane alterne da chi si occupa mediaticamente di calcio, facendo politica e pubblicità in compagnia di vecchi tromboni. A Sarri erano state fatte promesse non mantenute. Jovane Cabral non può bastare. Il tesseramento di Kamenovic, sei mesi dopo e senza un gradimento tecnico, è quasi un guanto di sfida. In questo modo non c’è un presente e neanche un futuro: Sarri rifletterà. Per qualche (pilotato) leone da tastiera: le critiche a Tare le avevamo fatte anche prima dell’avvento di Sarri, basta documentarsi e controllare. Con la schiena dritta.
MILAN 5
Avrebbe potuto battere un colpo, certo, che non fosse il semplice investimento Lazetic. A maggior ragione con le concorrenti dirette che hanno fatto fuoco e fiamme. Botman e Renato Sanches sono chiavi per il futuro, ma il Milan avrebbe avuto bisogno ora. E un grande attaccante giovane – da nuovo ciclo – si impone come l’aria per respirare.
NAPOLI 6
Non siamo critici perché l’organico era già profondo e competitivo così. Sottilizzare sull’esterno sinistro ci può stare, ma il club ha ritenuto opportuno rinviare alla prossima estate, mettendo Olivera nel mirino. Tuanzebe altro colpo da seguire con attenzione.
ROMA 6,5
Maitland-Niles e Olivera: aggiungono, non si discute. Soprattutto il centrocampista portoghese che, a livello di tecnica e personalità, ha poco da imparare. Tra l’estate e gennaio la proprietà si è messa a disposizione di Mourinho, scucendo in tripla cifra. Il resto (partendo dal centrocampo) al prossimo giro.
SALERNITANA 6,5
Non andiamo nel dettaglio, che conoscete, perché ci sono tanti buoni nomi e stranieri (anche giovani) da seguire, come Ederson, Bohinen e Mikael. L’attivismo di Sabatini non si discute. Fazio, Perotti e Verdi ritroveranno gli stimoli smarriti. Una sola cosa ci preoccupa: l’amalgama che buonanima di Massimino pensava di poter trovare al supermercato e che non era in vendita. L’amalgama che passa attraverso la necessità di fare subito risultato: lunedì contro lo Spezia è quasi un “dentro o fuori”.
SAMP 6
Sensi è un prestito secco, sicuramente utilissimo fino a maggio ma non un patrimonio della società: una politica non vincente. Supryaga ha talento da rispolverare. Sabiri in Serie A è da verificare. Manca almeno un altro attaccante, il blasone del club imporrebbe una svolta imminente.
SASSUOLO 6,5
Lucca resta un’ambizione per il dopo Scamacca. Aver preso Moro è una mossa illuminata, esattamente come quella di aver puntato su giovani come Ciervo e Ceide. La solita politica molta attenta a qualsiasi evoluzione.
SPEZIA sv
Non aveva margini di manovra per il blocco sul mercato. Il valore aggiunto resta Thiago Motta.
TORINO 7
Se fosse arrivato Gatti, sarebbe stato bingo. Ma anche così va bene, la prima pagina è per Samuele Ricci destinato ad avere un futuro luminoso, a maggior ragione con Juric al timone. Seck ha qualità, Pellegri voglia di recuperare il terreno perso. Peccato per Fares, infortunatosi seriamente qualche giorno dopo il suo arrivo.
UDINESE 6
Due difensori che potranno aiutare molto come Benkovic e Pablo Marì. La parola d’ordine era quella di resistere alle lusinghe per Deulofeu, corteggiatissimo nelle ultime ore di mercato.
VENEZIA 6,5
Obiettivi centrati. A noi piace molto la mossa Nsamé, uno che ha sempre segnato e che ha dato spessore al reparto offensivo. Cuissance si è inserito subito bene. Nani non è più un bambino, ma ha lampi di classe purissima.
VERONA 6
Ha avuto coerenza nel trattenere Casale, ha preso un buon difensore come Restos destinato ad avere presto visibilità. E ha pescato in Polonia dove spesso si fanno affari a costi contenuti, è il caso di Praszelik.
I VOTI ALLA B
ALESSANDRIA 6
ASCOLI 6,5
BENEVENTO 7,5
BRESCIA 7
CITTADELLA 6
COMO 6
COSENZA 6,5
CREMONESE 7
CROTONE 6,5
FROSINONE 6,5
LECCE 7,5
MONZA 7,5
PARMA 7
PERUGIA 6,5
PISA 7,5
PORDENONE 6
REGGINA 6,5
SPAL 6
TERNANA 6
VICENZA 6
FOTO: Twitter Juve