Juve-Inter, tutte le chiavi. E occhio ai primi 20 minuti…
05.02.2017 | 00:15
Il derby d’Italia come piatto forte della giornata numero 23 di Serie A, Juve-Inter mai sarà una partita come le altre, inutile fare troppa filosofia al riguardo. Un match che può essere letto anche in aderenza alla legge dei grandi numeri: i bianconeri sono reduci da ben 27 vittorie consecutive allo Stadium in campionato, a cavallo di due stagioni: trattasi di record assoluto, Allegri ha migliorato quanto fatto nel 2015, quando aveva semplicemente completato l’opera imbastita in gran parte da Antonio Conte, quella Juve si era fermata a 25 successi casalinghi senza soluzione di continuità. Dall’altra parte troviamo un’Inter mai così in palla (eliminazione dalla Coppa Italia a parte) in epoca recente: la striscia di 7 vittorie di fila inanellata da Pioli in campionato ha consentito ai nerazzurri di arrampicarsi fino al quarto posto, la zona Champions ormai dista appena 3 lunghezze.
Sarà la sfida dei bomber, Gonzalo Higuain e Mauro Icardi, che attualmente condividono il trono della classifica cannonieri unitamente al romanista Edin Dzeko. Il Pipita da sei gare a questa parte viaggia alla media di un gol a partita e le parole del ct Bauza, che finalmente inizia a prendere in considerazione Maurito (sempre in attesa della prima chiamata), lo hanno ulteriormente rassicurato.
Fra le diverse possibili chiavi di Juve-Inter, una su tutte merita una riflessione. Allegri sembra intenzionato a riproporre il modulo iper offensivo che prevede la contestuale presenza dal primo minuto di Cuadrado, Pjanic, Mandzukic, Dybala e il già citato Higuain. Fin qui Max ha confezionato un autentico capolavoro tattico, ma quello di stasera rappresenterà il banco più probante per la consolidazione del coraggiosissimo sistema di gioco, che prevede l’utilizzo dalla mediana in su di un solo specialista avvezzo all’interdizione, Sami Khedira. Con il dovuto rispetto per Lazio, Milan e Sassuolo, l’Inter è una squadra che può far più male in ripartenza alla Signora. Giocando in verticale con Joao Mario e Brozovic, la Beneamata sulla carta può arrivare in porta con tre passaggi, potendo contare su esterni del calibro di Candreva e Perisic e su un finalizzatore come Icardi. In buona sostanza, se anche contro l’Inter il nuovo modulo garantisse equilibrio e portasse in dote i 3 punti, il tecnico bianconero non soltanto poserebbe un’altra pietra verso il sesto scudetto dei record, dovendo ancora recuperare la partita di Crotone, ma avrebbe molte più certezze anche in ottica Champions. Per gli ospiti un eventuale risultato positivo a Torino rappresenterebbe una sorta di laurea cum laude, assodato che comunque la strada intrapresa da Pioli è quella giusta.
Nelle ultime tre uscite la Juventus ha orientato la gara a suo favore già nel primo quarto, portandosi sempre sul doppio vantaggio: se l’Inter riuscisse a superare indenne i primi 20-25 minuti di gioco potremmo vederne delle belle, anche perché l’allenatore nerazzurro potrebbe in corso d’opera facilmente conquistare la superiorità numerica a centrocampo, muovendo all’indietro le pedine collocate sulla linea dei trequartisti nello speculare 4-2-3-1.
Foto: sito ufficiale Juve