Juve, la cura ricostituente a centrocampo parte da Arthur. Ma non finirà qui. E il conguaglio al Barcellona…

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Una stagione da onorare, ma anche un centrocampo da rifondare. Abbiamo detto (e ripetiamo) che la Juve farà almeno un paio di operazioni in mezzo, due se non addirittura tre. Arthur è il primo tassello, con Pjanic destinato al Barcellona, con un ingaggio che per il brasiliano sfonderà il muro dei cinque milioni. E’ stato un lungo, lunghissimo, inseguimento che va ben oltre gli impegni di campionato, sia del Barcellona che della Juve, con le ovvie difficoltà (psicologiche) di due calciatori che devono chiudere la stagione nelle squadre attuali di competenza (e possibilmente vincere qualcosa) sapendo che il loro futuro sarà altrove. Immaginate se dovessero incrociarsi, da avversari, in Champions e sfidare rispettivamente le squadre del loro futuro. Va stabilito il conguaglio da versare al Barcellona che chiede 20 milioni, si può chiudere a 12-15. La Juve ha bisogno di cambiare molte cose a centrocampo, bisogna monitorare per il futuro anche le posizioni di Rabiot e Ramsey. E il club bianconero prenderà almeno un altro paio di specialisti in mezzo: Jorginho piace, Tonali di più con l’Inter che sta cercando di stringere i tempi proprio per evitare inserimenti della rivale più importante. Sapendo che la Juve a gennaio avrebbe già voluto chiudere per giugno, peggio per chi dovesse farsi scappare un profilo come il golden boy di Cellino. Ecco perché l’Inter vorrebbe chiudere ora: chi ha tempo non aspetti tempo... Foto: Twitter ufficiale Barcellona