Juve: l’abito non fa il Monaco, ma deve portarti a Cardiff!

L’ultimo sforzo, prima di centrare l’obiettivo prefissato il 7 giugno 2015, all’indomani della sconfitta di Berlino contro quello stesso Barcellona sbattuto fuori tre settimane fa: tornare in finale di Champions, questo l’inequivocabile diktat in casa Juventus, nella speranza che poi le cose vadano diversamente rispetto alle precedenti quattro volte. La splendida cornice dello Stadium per accompagnare i bianconeri al check-in direzione Cardiff, assodato che la maggior parte del lavoro è stato fatto mercoledì scorso a Montecarlo. Madama ripartirà dal preziosissimo 2-0 conseguito al Louis II, al Monaco servirebbe segnare tre reti per ribaltare la situazione, più di quante ne ha subite la Juve nella corrente edizione della Coppa dalle grandi orecchie. Questa è una delle chiavi della sfida: l’impermeabilità della squadra di Allegri (2 soli gol incassati in 11 partite) fornisce le più ampie garanzie. Dopotutto stiamo parlando della difesa più forte d’Europa, anche numeri alla mano prendendo in considerazione i principali Paesi calcistici. Non si “concedono” certo per caso 0 reti, in ben 270’ (più recupero) di Champions, ai due attacchi più prolifici del continente. Lo ha memorizzato per 180’ la temutissima MSN blaugrana, per 90’ il Monaco, che all’andata con il temuto Mbappé ha avuto una palla per far male sullo 0-0, sbattendo sul solito monumentale Buffon, bravo successivamente a disinnescare anche Falcao e Germain. L’altra chiave è di natura psicologica, nel senso che la compagine di Jardim davvero nulla avrà da perdere e scenderà in campo con la testa libera, forte della quasi vittoria del titolo in Ligue 1 grazie al blitz nella tana del Nancy. Nel Principato non si festeggia dal lontanissimo 2000, ma adesso Bernardo Silva ecompagni hanno 3 punti in più e una gara in meno del Psg, cui restano solo due partite da giocare: le casse del migliore champagne sono già in ghiaccio. La Juve, che - strano a dirsi - è reduce da due pareggi di fila in campionato e resta in attesa dell’aritmetica, non dovrà limitarsi a gestire il vantaggio accumulato all’andata, anzi farà di tutto per approfittare degli spazi che la compagine biancorossa inevitabilmente sarà portata a concedere. Avrebbe poco senso, e sarebbe rischioso, fare altrimenti. I bianconeri vogliono la finale, vogliono quella Coppa dei Campioni che a Torino manca ormai da ben 21 anni. Dopo aver indicato l’uscita a Leo Messi, verosimilmente dovrebbero strappare il pass per il paradiso a Cristiano Ronaldo. Ma con un Higuain così, tornato ‘caldo’ nella fase clou della stagione, qualsiasi sogno è lecito. Intanto, però, c’è da chiudere la pratica semifinale. Juve: l’abito non fa il Monaco, ma deve portarti a Cardiff! Foto: sito ufficiale Juventus