Juve-Milan: finalmente rotola, dopo tre mesi (purtroppo) indimenticabili

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Tre mesi: da Sassuolo-Brescia del 9 marzo a Juve-Milan di domani sera, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Tre mesi (purtroppo) indimenticabili, soprattutto per questo maledetto virus che ha sconvolto le vite di tutti noi, che ci ha fatto restare con il fiato sospeso, che ci ha dato diecimila preoccupazioni: non c’era troppo tempo per pensare al calcio. In modo particolare, nelle primissima fase, quando le polemiche si sono sprecate e il mondo del calcio non è riuscito a ritrovarsi su una linea univoca. Se fosse dipeso dal ministro Spadafora, il campionato non sarebbe ripartito neanche una settimana fa. Se fosse dipeso da Tommasi, assolutamente inadeguato nel ruolo di massimo responsabile dell’Aic, lo scaricabarile sarebbe stato eterno: mai ci ha messo la faccia con un’idea concreta da portare fino in fondo. Se fosse dipeso da Ghirelli, numero uno della Lega Pro, la confusione avrebbe avuto il sopravvento fino a metà agosto e dintorni. Stasera, finalmente, il pallone rotolerà, ma non dimenticheremo certo questi tre mesi carichi di contraddizioni. Non li potremo dimenticare, soprattutto per questo virus che speriamo di poter definitivamente spedire a quel paese. Juve-Milan nel deserto, d’accordo, ma il pallone rotolerà. Dybala inventerà, Ronaldo vorrà dimostrare di essere Ronaldo, Pioli si aggrapperà a Rebic e a Donnarumma. Una serata diversa, oltre tre mesi dopo quella che era una dolce routine.       Foto: Calcio e Finanza