Juve-Morata, storia di un piccolo grande amore destinato a rivivere
21.09.2020 | 21:40
Di nomi se ne sono fatti tanti. Da Dzeko a Milik, passando per il sogno Suarez, senza contare le suggestioni legate a Giroud e Cavani. Alla fine l’ha spuntata Alvaro Morata, una vecchia conoscenza del calcio italiano e, soprattutto, della Juventus. Il centravanti spagnolo ha lasciato un pezzo di cuore a Torino e trattasi di amore ricambiato, perché la Juventus in quell’estate del 2016 lo lasciò tornare alla casa madre del Real con un nodo alla gola. E non è difficile capire, anzi ricordare, il perché: dal 2014 al 2016 con i bianconeri sono stati due anni di puro amore sportivo, un amore condito da due scudetti e una finale di Champions, conquistata anche grazie ai suoi gol, alle sue falcate, alla sua straordinaria capacità di difendere il pallone. Saranno in tutto 93 presenze, 27 reti e 18 assist. E poi a Torino, oltre all’amore scoccato con la “Vecchia Signora”, ne è scoccato un altro con una signora molto più giovane ma altrettanto importante nella vita di Alvaro: Alice Campello, oggi moglie e madre dei suoi figli. Lei veneziana, precisamente nativa di Mestre, rappresenta sicuramente uno stimolo in più per tornare in Italia. Del resto la laguna non dista poi così tanto da Torino. Sei anni fa Alvaro Morata, appena ventunenne, arrivava alla Juventus carico di aspettative, poi rispettate. Al momento dell’addio salutò tutti dicendo: “Sarò sempre uno juventino”. Sarà il campo a dire se il ritorno, che divide ma scalda al contempo i cuori bianconeri, sarà come riaccendere la vecchia fiamma o riscaldare la minestra.
Foto: sito ufficiale Juventus e Instagram personale di Alvaro Morata