Juve, spauracchio Kane: tutti i numeri dell’uragano Spurs
12.02.2018 | 23:59
In Inghilterra, giocando con il cognome, lo chiamano Hurricane, non potrebbe essere altrimenti considerato l’effetto delle sue giocate sulle difese avversarie. Devastante, come un uragano, Harry Kane. Capocannoniere delle ultime due edizioni della Premier League, rispettivamente con 25 e 29 gol, quest’anno la stella del Tottenham è destinato a superarsi, dal momento che è già arrivato a quota 23. Per la classifica marcatori è in lotta soprattutto con l’ex Roma Momo Salah (22) e il Kun Aguero (21), alfiere del Manchester City schiacciasassi. Se riuscisse ad appropriarsi dello scettro del gol anche quest’anno, eguaglierebbe Thierry Henry e il monumentale Alan Shearer, che si laurearono capocannonieri per tre stagioni di fila, il francese quattro volte in totale. È indubbiamente il centravanti della Nazionale inglese (23 presenze e 12 reti, sin qui) il principale spauracchio di Allegri – e di tutta la Juventus – in vista degli ottavi di Champions League, il cui primo atto è in programma stasera all’Allianz Stadium. Reduce da un 2017 da urlo, nel quale ha interrotto il duopolio Messi-Ronaldo segnando più di tutti in Europa (ben 56 reti nell’anno solare), l’attaccante – nato a Chingford il 28 luglio del 1993 – ha già polverizzato tutti i record realizzativi della storia del suo club, detronizzando il suo idolo Teddy Sheringham: 101 in Premier League, 131 in tutte le competizioni con la casacca del sodalizio del nord di Londra. Un legame viscerale perché Harry a White Hart Lane, che sta risorgendo e sarà un gioiello, c’è cresciuto, formandosi a livello giovanile dopo veloci passaggi nei vivai di Arsenal e Watford, primi passi mossi nel Ridgeway Rovers. Il Tottenham, prima di lanciarlo in pianta stabile a dispetto del suo primo gol con i grandi (il 15 dicembre 2011 allo Shamrock Rovers in Europa League), lo mandò a girovagare in prestito tra Leyton Orient, Millwall, Norwich e Leicester, con 18 segnature a referto. Dal 2013 in poi la crescita esponenziale, 4 gol alla sua prima stagione in prima squadra, poi subito 31 nel 2014-15, 28 nel 2015-16, 35 la scorsa stagione, 32 finora quest’anno (in 33 partite!), calcolando tutte le competizioni. Nelle coppe europee Kane, attuale leader della Scarpa d’Oro, è andato a bersaglio 18 volte in carriera: 8 in Champions (6 in questa edizione) e 10 in Europa League. E’ il prototipo dell’attaccante completo, in grado di segnare praticamente in tutti i modi: testa, destro naturale, sinistro: fa poca differenza. Anche quando non sembra in giornata, quando magari “non si vede”, da un momento all’altro può colpire in maniera letale. Chi lo marca ne deve controllare a vista ogni singolo movimento. Ma la difesa della Juventus, che in questo 2018 ancora non ha subito reti, sarà sicuramente un cliente ostico per Harry, che ai bianconeri segnò qualche mese fa in amichevole, roba di calcio estivo. Il Tottenham se lo gode, con la consapevolezza che un calciatore come lui – a dispetto della fedeltà sin qui mostrata – prima o poi vorrà vincere qualcosa anche a livello di squadra, lo zero alla voce “titoli” sta diventando sempre più ingombrante.
Foto: Twitter Tottenham