Kalinic, la Cina, l’attesa viola e quel muro da più 40
18.01.2017 | 00:25
Nelle scorse ore il patron del Tianjin Quanjian, il club cinese allenato da Fabio Cannavaro, è uscito definitivamente allo scoperto per Kalinic. Dopo aver perso Falcao e Raul Jimenez, prima che venisse introdotto il tetto salariale (ridotto inoltre il numero degli stranieri impiegabili) e aver provato invano per i vari Diego Costa, Cavani e Benzema, il Tjanjin vuole rompere gli indugi per Kalinic, sfondando il muro dei 40 milioni. Una priorità questa per la Fiorentina, che non intende scendere dai 50 della clausola rescissoria, ma che potrebbe fare eventualmente uno sconto di 5-6 milioni dopo aver certificato la volontà di Nikola di andare in Cina. Questo perché si tratterebbe comunque di una mega plusvalenza rispetto ai 5,5 milioni investiti per prelevare l’attaccante dal Dnipro, una situazione che permetterebbe a Nikola di guadagnare una cifra neanche lontanamente paragonabile a quella percepita attualmente a Firenze. Resta da capire soltanto se l’introduzione del tetto salariale possa, e se sì quanto, influire sulla proposta d’ingaggio da oltre 10 milioni che la società della Chinese Super League aveva avanzato a Kalinic. La Fiorentina attende la formalizzazione dell’offerta ufficiale da parte del Tianjin Quanjian, sin qui non ancora arrivata come ammesso pubblicamente dal direttore Corvino.
Foto: IbTimes.com