Dalla tv al calcio. Kang-in Lee è nato a Incheon, città della costa occidentale della Corea del Sud il 19 febbraio del 2001 ed e entrato nella popolare lista del “Guardian” come uno dei migliori 60 prospetti mondiali classe ’01.
Dopo un periodo di vita passata in patria insieme alle telecamere del popolare show televisivo “Shoot Dori” dove si è messo in mostra sin dall’età di 6 anni, Lee nel 2011 - con tutta la famiglia - si è trasferito in Spagna, dove si dice debba prendere la cittadinanza spagnola per evitare il servizio militare sudcoreano (voci poi smentite dal padre), ed entra a far parte così delle giovanili del Valencia. Nella canterà valenciana, ci mette poco a scoprire le sue doti diventando un punto di riferimento per il futuro arrivando all’esordio con la prima squadra il 30 ottobre del 2018 nella gara di Coppa del Re contro il Deportivo Ebro. Un ragazzo determinato, ambizioso e con abilità tecniche sopra la media: arriva l’esordio in riga il 12 gennaio dell’anno seguente nella gara pareggiata contro il Valladolid prima di segnare il suo primo gol (nello stesso anno) contro il Getafe lo scorso 25 settembre. Il Valencia ci punta e raddoppia: primo contratto da professionista per il 2001 sudcoerano e superclausola rescissoria da 80 milioni di euro. Il gioiello, ad oggi, è fuori mercato.
Kangi-in Lee è uno dei classici trequartisti, jolly della squadra che può essere utilizzato sugli esterni offensivi andando al tiro con il piede preferito, quello mancino. Nelle giovanili sudcoreane gioca da trequartista e giostra i compagni di squadra con una lettura di gioco periferica. Ha dalla sua la forza, la rapidità che lo porta a essere eccellete nella corsa con la palla al piede. Abile nel dribbling, Lee - nelle giovanili del Valencia - riesce a rendersi spesso pericoloso con tiri dalla lunga distanza, con un sinistro (non disdegna il destro) efficace e allo stesso tempo pulito. La Corea del Sud può continuare a sognare, l’ennesimo talento sudcoreano è pronto a far riassaporare il calcio in patria.