Karamoh, la fedeltà (premiata) all’Inter e la fiducia di Spalletti
11.02.2018 | 17:30
C’è il timbro di Yann Karamoh sul ritorno successo dell’Inter dopo oltre due mesi. I nerazzurri non facevano bottino pieno dal largo 5-0 rifilato al Chievo lo scorso 3 dicembre, poi avevano inanellato una lunga serie negativa. Oggi contro il Bologna Luciano Spalletti ha rischiato, lasciando fuori Candreva (malgrado l’assenza di Icardi) per lanciare per la prima volta dall’inizio l’esterno offensivo transalpino classe 1998 al quale finora in stagione aveva riservato appena 126 minuti (58 dei quali in campionato). E Karamoh ha tolto le castagne dal fuoco al suo allenatore, con una perla da campioncino valsa tre punti pesantissimi e allegato sorpasso alla Lazio. Per il ragazzo di origini ivoriane, subito decisivo alla prima da titolae, il giusto premio alla fedeltà che ha dimostrato all’Inter la scorsa estate. Era il 22 luglio quando le parti trovarono l’accordo, in attesa che il Caen diminuisse le pretese quanto a formula e cartellino. Uno scenario che ai tempi vi raccontammo in esclusiva e che, alla fine, si concretizzò soltanto l’ultimo giorno della sessione estiva. Yann ha aspettato l’Inter, forte di un’intesa che nella peggiore delle ipotesi lo avrebbe portato a Milano a parametro zero, respingendo tutti gli altri club che in quelle settimane bussavano alla sua porta. Nella prima parte di stagione, in ragione della giovane età e del normale periodo di ambientamento che si deve ad un ragazzo catapultato in una realtà complicata come quella italiana, Karamoh si è inserito nel mondo Inter, crescendo parecchio dal punto di vista tattico. E oggi, grazie alla fiducia di Spalletti, ha iniziato a raccogliere i frutti.
Foto: Twitter Inter