Kean: “Allegri è come un padre per me. Litighiamo spesso ma ci vogliamo bene”

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Moise Kean, attaccante della Juventus, ha parlato a Dazn, al format Heroes, dove si è raccontato su diversi temi. Queste le sue parole: "Abbiamo un ottimo rapporto, mi ha fatto capire quando facevo cavolate e quando facevo bene. E' stato un papà sportivo, a volte litighiamo ancora ma alla fine ci vogliamo bene anche se non ce lo diciamo. Sono uscito di casa a 13 anni per andare a vivere nel convitto della Juve perché nessuno mi poteva portare agli allenamenti. Ho lasciato Asti e una vita da palazzoni: stavo per strada, facevo freestyle e giocavo a calcio in oratorio con ragazzi più grandi, ero il più forte di tutti anche se loro avevano 16, 17 o 18 anni mentre io 11 o 12. Quando ho fatto l'esordio in prima squadra, a 16 anni, mi sono detto: 'Ok, sono fuori dalla merda'". Sul ritardo con l'Under 21: "Ero con Zaniolo e giocavamo alla play. Siamo arrivati alle 11:05 alla riunione, l'appuntamento era per le 11. Il mister Di Biagio ci fa: 'Allora? Non va bene'. E io: 'Mi scusi mister, siamo arrivati in ritardo'. Mi sono scusato con la squadra mentre a Nicolò faceva ridere la cosa, io lo guardavo e gli dicevo "Ma che c.... ridi?'". Foto: twitter Juve