Kean e i paragoni senza senso. Lasciamolo crescere, sbagliare, stupire

Che Kean sia un grande talento, non lo scopriamo certo oggi. Che abbia un futuro da predestinato, parole di Mancini, anche questa è una profezia magari azzeccata. Ma ci sembra assurdo, succede dalle nostre parti,  che dopo un esordio oppure due fiocchino i paragoni “è più bravo di Balotelli, può fare meglio di Balotelli, alla sua età ha bruciato le tappe”. Questi paragoni sono figli di un modo di fare comunicazione superato, vecchio come il mondo. E poi i paragoni sono banali, inutili, oltretutto qui magari siamo di fronte a un attaccante con caratteristiche e qualità diverse. Quindi, lasciamo che Kean cresca, sbagli e stupisca. Non obbligatoriamente paragonandolo a tizio o a caio, che senso ha? Siamo quasi nel 2020, il mondo è cambiato da anni…

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