Ultimo aggiornamento: martedi' 19 november 2024 21:30

KEVIN KAMPL, CLASSE E CARATTERE AL SERVIZIO DEL BAYER LEVERKUSEN

21.10.2015 | 12:40

La partita sembrava ormai finita. Il Bayer Leverkusen la stava sciupando clamorosamente, dopo un primo tempo letteralmente dominato. La Roma, dopo il blackout iniziale, era riuscita ad indirizzarla a suo favore. 4-2 a meno di sei minuti dal novantesimo. Una partita bellissima, emozionante. Capovolgimenti di fronte, difese ballerine, velocità di azione e giocate di alto livello. All’84’ lo sloveno Kevin Kampl, con un’autentica magia, caccia fuori il classico coniglio dal cilindro. Dopo una poderosa azione personale, il centrocampista infila sotto l’incrocio un sinistro a giro imparabile per Szczesny. Un vero portento. Una conclusione voluta, cercata. E alla fine messa a segno. A dimostrazione del grande carattere e voglia di riprendere in mano la partita. Il gol di Kampl è stato solo l’inizio della clamorosa rimonta delle Aspirine. Poi, è storia nota. Mehmedi segnerà la rete del 4-4 conclusivo, con tanti rimpianti per i giallorossi e gioia per i tedeschi. I meriti sono della squadra di Schmidt, certo, ma se Kampl non avesse trovato il tipico tiro della domenica, a quest’ora – probabilmente – staremmo qui a parlare della vittoria della truppa di Garcia. Kevin Kampl è un trequartista di grande tecnica e temperamento. E’ arrivato quest’estate dal Borussia Dortmund, per sostituire il partente Son, volato al Tottenham. E’ un giocatore di esperienza, nonostante la giovane età.

 

Classe 1990, per Kampl si è trattato di un ritorno a Leverkusen, in quanto proprio al Bayer aveva iniziato la sua carriera, nelle squadre giovanili. E’ sloveno, ma è nato a Solingen ed ha sempre vissuto in Germania, perché i suoi genitori si erano trasferiti da Maribor quando ancora doveva nascere. Nel 1997 muove i primi passi da calciatori, dunque, nelle giovanili del Bayer Leverkusen, dove vi resta fino al 2010. In quello stesso anno viene ceduto in prestito al Greuther Furth, club di seconda divisione tedesca. Vi resta solo pochi mesi, poi torna al Bayer dove debutta in Europa League, in occasione di un match contro il Metalist Kharkiv. Nell’estate del 2011, Kampl vive una nuova esperienza all’Osnabruck, dove gioca stabilmente da titolare: colleziona 35 presenze e due reti. Un breve passaggio, nuovamente, in seconda divisione, all’Aalen, poi il trasferimento in Austria, al Red Bull Salisburgo. Qui vi resta per due anni e mezzo e conquista i primi trofei della sua carriera: nella stagione 2013/2014, infatti, vince il double, ovvero campionato austriaco e coppa nazionale. Le stagioni al Salisburgo sono le migliori: in totale, realizza 18 gol in 74 apparizioni. Il talento di Kampl viene notato dal Borussia Dortumund, che lo ingaggia a gennaio del 2015 in cambio di 12 milioni di euro. Esperienza non molto esaltante, tant’è che la scorsa estate torna al Bayer Leverkusen, lì dove è cresciuto. E qui sta diventando un vero e proprio punto fermo. Dal 2012, grazie alle sue enormi doti tecnico-tattiche, viene convocato anche nella Nazionale slovena, dove fino ad ora ha totalizzato 12 presenze. Il gol alla Roma è una vera e propria perla. E siamo convinti che sia soltanto la prima di una lunga serie. 

 

Foto: goal.com