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Khedira: “Il Ronaldo della Juve diverso dal Real: era diventato un leader. Mou? Fantastico”

04.03.2022 | 11:19

Intervistato da ESPN, l’ex calciatore di Juventus e Real Madrid Sami Khedira ha parlato del suo rapporto con Cristiano Ronaldo: “Ho conosciuto due Cristiano, il primo al Real Madrid, un po’ più giovane e forse più insicuro ed egoista. Non in modo negativo, ma doveva trovare la sua personalità. Ha segnato molto ed è stato fantastico, ma non ha avuto molta influenza sulla squadra. Poi la mia seconda esperienza con Cristiano: era diventato un leader. Ci ha sempre spronato e sapeva di aver bisogno del supporto dei suoi compagni di squadra per vincere i trofei. Non fraintendetemi, al Real ha sempre fatto parte della squadra, ma alla Juventus era un po’ più maturo. Sempre concentrato sul campo, ma un po’ più rilassato grazie ai figli. È così competitivo, in allenamento tutti volevano battere Cristiano o aiutarlo a vincere se eri in squadra con lui”.

Khedira racconta la chiamata di José Mourinho, che gli ha aperto le porte del Real Madrid: “Ero molto giovane e non ci credevo. Ma poi ho chiamato José e lui ha detto: “Sì, sei un giocatore incredibile, voglio che tu ti unisca a me al Real Madrid”. Il mio agente è poi volato a Madrid. Abbiamo avuto i colloqui, ma sono durati un minuto. José ha detto: ‘Quali sono le tue aspettative?’ Ho detto che volevo vincere”.

L’ex centrocampista prosegue: “Andare a Madrid è stata una delle migliori esperienze della mia vita. Incontrare José e lavorare con lui è stato fantastico, mi ha aperto le porte al calcio di alto livello. Ricordo ancora il mio primo allenamento, mi ha detto che le nostre partite duravano 90 minuti, quindi il nostro allenamento sarebbe stato di 90 minuti e tutto con la palla. Dopo la prima seduta, era morto. Era costante: 10 contro 10, 6 contro 6, senza riposo: ero così stanco, ma felice perché si lavorava con il pallone”.
Foto: Twitter Juventus