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Khouma Babacar: un talento da perfezionare

12.08.2012 | 11:05

Il Padova riparte da Babacar El Hadji Khouma, in arte Babacar. In realtà potremmo tranquillamente affermare che anche Babacar riparte da Padova, poiché nelle ultime due stagioni, il talentuoso attaccante senegalese non ha confermato sul campo gli elogi ricevuti ai tempi dei suoi primi incontri.

Nato a Thies in Senegal il 17 Marzo del 1993, questo giovanissimo attaccante ha impressionato tutti gli osservatori per l’incredibile stazza fisica (191 cm x 85 kg) abbinata a qualità tecniche ed atletiche rarissime per un giocatore fisicamente importante. Proprio per questo è stato ritenuto da molti, ai tempi delle sue prime apparizioni nella primavera della Fiorentina, un astro nascente e un nuovo formidabile nome del calcio mondiale.

Nel 2010 arriva una prima consacrazione personale. La rivista Don Balon, specializzata nella ricerca e nella scoperta di nuove generazioni di calciatori, ha stilato nel 2010 la lista dei migliori 100 giocatori nati dopo il 1989 e Khouma  Babacar è stato inserito, insieme ai suoi compagni di squadra Jovetic e Ljaic, in questa top 100.

Pantaleo Corvino lo porta a Firenze nel 2008 quando Babacar ha ancora 15 anni. I suoi esordi nelle giovanili del club gigliato fanno subito vedere le grandi qualità del ragazzo, che porta la Fiorentina alla vittoria del Campionato Allievi Nazionali della stagione 2008-2009. Dall’anno successivo, anno in cui firma il suo primo contratto da professionista, fa parte stabilmente dalla squadra Primavera in cui, in mezzo a giocatori di 2/3 anni più grandi di lui, riesce comunque a mettersi in mostra, guadagnandosi il posto da titolare e conquistando una Supercoppa Italiana Primavera.

Destro potentissimo, abile di testa e dotato di una capacità di corsa impressionante, non è esente da critiche poiché, nel corso del suo processo di maturazione, ha faticato (non poco) a migliorare il suo mancino e la sua propensione alla progressione “a testa bassa” senza il coinvolgimento dei suoi compagni di squadra. Per questi motivi, dopo il suo esordio positivo in prima squadra nella stagione 2009/10, condita dal gol all’esordio in coppa Italia e da 4 presenze con gol in campionato, Babacar non ha trovato grande spazio nelle rotazioni di Mihajlovic che gli ha concesso soltanto 21 presenze in stagione.

Nel gennaio 2012 il suo percorso di crescita ancora non è completo e, per questo motivo, il direttore sportivo Corvino si convince che un prestito in un campionato estero potrebbe giovare al giocatore. Nella finestra di mercato di gennaio, quindi, il giocatore viene aggregato alla rosa del Racing Santander. L’esperienza spagnola, tuttavia, si rivela deludente. Babacar non trova spazio e le sole 5 presenze ne sono la riprova.

Ora tocca al Padova il gravoso compito di perfezionare il talento incompleto di Babacar. Il calcio italiano ha bisogno anche e soprattutto di questi “nuovi talenti”. Se dovesse far bene all’Euganeo, ne siamo certi, Babacar potrebbe far la fortuna del movimento calcistico italiano. In bocca al lupo!