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KIKO CASILLA E LA PESANTE EREDITA’ DEL QUASI OMONIMO IKER

19.07.2015 | 09:40

A volte basta una lettera in più o in meno per fare tutta la differenza del mondo. E poco importa se sei una squadra di terza divisione o se invece ti chiami Real Madrid. Fuori Iker Casillas, dentro Kiko Casilla. I classici scherzi del destino: il primo saluta dopo 25 anni di madridismo puro, il secondo torna a difendere i pali del Bernabeu dopo aver confermato di essere tra i migliori portieri spagnoli in circolazione. Già, perché forse in pochi lo sanno ma Casilla è cresciuto nelle giovanili delle Merengues dal 2004 al 2007, prima di cominciare la sua lunga trafila iberica per poi tornare finalmente a casa. A quasi 29 anni è giunto all’apice della sua carriera e ora può finalmente coronare il sogno blanco

Una missione per nulla facile, Kiko questo lo sa bene. Certo, ha tempo per imporsi (contratto fino al 2020, sinonimo di grande fiducia nei suoi confronti), ma l’eredità del suo quasi omonimo pesa come un macigno. Non tanto per le presenze e per i ricordi che il suo predecessore-totem ha regalato agli ormai ex tifosi, ma soprattutto per i trofei alzati al cielo. 5 scudetti, 4 Supercoppe, 2 Coppe di Spagna, 3 Champions, 2 Supercoppe europee, 2 Mondiali per club, per non parlare dei 2 Europei e del Mondiale vinti con la Nazionale. Se Casilla dovesse riuscire a ottenere anche solo un quinto di tutto ciò, sarebbe un enorme successo. Intanto nelle prossime ore raggiungerà il resto della squadra a Melbourne, dove si sta svolgendo la tournée inaugurata con la sconfitta ai rigori contro la Roma. Ieri sera si è sottoposto alle visite mediche di rito all’ospedale di Madrid “La Moraleja” prima di imbarcarsi sul volo intercontinentale. Ad attenderlo, oltre a Benitez e ai suoi nuovi compagni di squadra, anche Keylor Navas. Il duello per il posto da titolare è già partito: l’estremo difensore costaricano, prelevato dopo lo strepitoso Mondiale brasiliano, non ha mai avuto spazio sufficiente per imporsi. Ora, senza l’ingombrante presenza di Casillas, è convinto di giocarsi le proprie carte. Una competizione a colpi di guantoni della quale solo l’ex tecnico del Napoli potrà decretare il vincitore.

Navas e Casilla potrebbero però essere parte del più ampio e quanto mai azzeccato detto “tra i due litiganti il terzo gode”. Nonostante le ottime impressioni destate, rispettivamente, con Levante ed Espanyol, il vero colpo che i tifosi aspettano (e lo hanno confermato a gran voce in occasione della presentazione al Bernabeu di Danilo) è David De Gea. Probabile che il fenomeno del Manchester United arrivi a questo punto a parametro zero nella prossima stagione (l’ipotesi rinnovo con i Red Devils al momento non sarebbe affatto una pista percorribile), ma nel calciomercato è giusto non chiudere alcuna porta. La sensazione è che possa essere lui il vero erede di Casillas, per la gioia di Perez e dei sostenitori del Real. Intanto, Casilla approda alla corte di Benitez al termine di un’operazione costata alle casse madrilene 6 milioni di euro. In attesa di ciò che verrà, Kiko deve stare sempre all’erta: se Iker è riuscito nell’impresa di raccogliere qualche fischio nelle sue ultime due stagioni e dopo una sfilza incredibile di trionfi, potrebbe benissimo toccare anche a lui. E stavolta – ne siamo certi – una lettera in più o in meno non farebbe alcuna differenza…

 

Foto: Real Madrid on Twitter