KK, il muro perfetto per i Blues. E a Napoli è stato un grande esempio
Kalidou Koulibaly lascia
Napoli da gran signore, oltre che da difensore consacrato su scala internazionale. Arrivò in punta di piedi nel 2014 per una cifra irrisoria, meno di 8 milioni per strapparlo al
Genk. La prima stagione non fu spettacolare, al punto che nella primavera del 2015 il Napoli stava pensando di metterlo sul mercato. Poi lo sbarco di
Maurizio Sarri, il veto assoluto, lo stesso veto messo per
Jorginho e
Ghoulam che non sembravano intoccabili. Fu la fortuna di KK, un’esplosione totale, molto presto uno dei migliori difensori al mondo, proposte respinte anche in tripla cifra per il cartellino, la volontà di continuare in azzurro. Fino a quando, a meno di un anno dalla scadenza del contratto, non ha avvertito la necessità di una scelta diversa. Lo avevano accostato spesso alla
Juve, tuttavia mai ci sono stati margini: il tentativo, certo, ma anche la volontà di fare una scelta diversa. E quella del Napoli di non aprire un tavolo di trattative. Il
Chelsea all’improvviso, svolta di lunedì sera e accordi di ieri pomeriggio, è la nuova vita di KK. Il muro perfetto per
Tuchel, un ricordo che resterà indelebile dopo otto - fantastiche - stagioni napoletane. E non parliamo soltanto del campo, ma dei comportamenti - inappuntabili - da uomo vero. Foto: Twitter Napoli