Kompany: “Sono qui grazie al duro lavoro. Kane? Potrebbe tornare prima del nuovo anno”
02.12.2024 | 18:29
Il tecnico del Bayern Monaco Vincent Kompany, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match di Coppa di domani, contro il Leverkusen. L’ex difensore parla del rientro di Harry Kane, e del duro lavoro svolto per divenire allenatore.
Su Kane: “È sempre difficile da dire quanto tempo un giocaore starà fuori. C’è la possibilità che giochi ancora quest’anno, ma salterà qualche partita. Non si può sostituire, è un top player, ma risolveremo la questione in modo diverso, domani non ci mancherà il talento. Abbiamo opzioni che possono giocare in quella posizione, Thomas Muller, Mathys Tel, Gnabry, Michael Olise, Leroy Sane, Jamal Musiala. Si tratta di giocatori che hanno la capacità di fare gol. Come ho detto, non si possono sostituire i gol di Harry Kane, ma abbiamo delle opzioni”.
Sul rientro di Gnabry: “Dovremo aspettare e vedere nell’ultimo allenamento, dovremo attendere le ultime ore prima della partita”.
Sulle somiglianze tattiche tra lui e Alonso: “Da giocatore, ero molto lontano da Xabi Alonso in campo perché ero un difensore. Come giocatore, trovava sempre i suoi compagni con i passaggi, non importa quanto lontani, aveva un’incredibile capacità di passaggio. Ma ora siamo allenatori e viviamo per questo lavoro. Contro il Dortmund era contro Nuri Şahin, ora è contro Xabi Alonso. Credo che trasferirà la sua esperienza ai suoi giocatori perché conosce il gioco. Si può guardare alle ultime dieci, quindici partite contro il Leverkusen. Sono una squadra che può pressare molto alto. Giocano in modo molto aggressivo e compatto. Nella prima parte della stagione erano molto compatti e molto flessibili nel loro sistema. Sono molto variabili. Dobbiamo essere attenti e portare in campo i nostri punti di forza”.
Il passaggio da giocatore a allenatore: “Ci sono due strade: eri un giocatore e poi sei diventato un allenatore oppure decidi presto di diventare un allenatore. Non si può sottovalutare la quantità di lavoro che si deve fare per passare da giocatore ad allenatore. La gestione del tempo è completamente diversa. Ho cercato di utilizzare molti software, di analizzare le partite e di rimanere autentico. Il risultato di essere qui è il frutto di un duro lavoro. Ho beneficiato della mia esperienza di leader come giocatore. Tutti devono iniziare prima o poi. Ma la cosa più importante è il duro lavoro”.
Foto: Instagram Bayern Monaco