Koopmeiners, la Juve non pensi di fare un tormentone. Il Napoli trovò un muro

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Teun Koopmeiners è il nome scritto, da mesi, a caratteri cubitali nella lista della Juventus. Ripetiamo: una priorità assoluta di Thiago Motta, molto più degli acquisti già fatti (e apprezzati) o di quelli che non sono andati fino in fondo. Ora la Juve ha il dovere di chiudere l’operazione perché conosce da sempre la cifra, perché si è impegnata da sempre con gli agenti (ingaggio da 4,5 milioni a stagione), perché ha avuto la preferenza e perché ha chiesto e ottenuto di mettere da parte qualsiasi altra sirena. Più di così Koopmeiners non avrebbe potuto. Qui non si tratta di fare un’azione di disturbo e poi sparire, qui si tratta di essere operativi e mantenere un accordo già raggiunto. Tra l’altro la Juve conosce già la cifra e quindi nessuno può scandalizzarsi di quanto chiede l’Atalanta. Se fossero cambiate le condizioni, potremmo capire. Non sono cambiate, quindi sarebbe il caso di agire. La Juve non pensi di fare un tormentone, verrebbe respinta al mittente. Ci spieghiamo: se la Juve decidesse di andare alle ultime settimane di agosto, troverebbe un muro praticamente invalicabile. C’è un precedente: 11 agosto 2023, il Napoli si presentò con 47 milioni per il cartellino e un ingaggio da 3,5 milioni a stagione per Koopmeiners. Trattativa impossibile, infatti l’Atalanta rispose picche, troppo tardi per programmare la stagione. Nello stesso tempo promise al centrocampista che in caso di una proposta congrua lo avrebbe lasciato partire l’estate successiva (questa). Ma si partiva già allora da una base di 47 milioni e se raggiungi un accordo con gli agenti hai una solo necessità: chiudere. Altrimenti sarebbe difficile da spiegare. Foto: Instagram Atalanta